venerdì 4 giugno 2010

I labirinti della scrittura

Non ho mai studiato volentieri le regole della grammatica. Ho sempre avuto un buon "orecchio" e quando sentivo che "la frase girava bene", ero confidente che quello che avevo scritto poteva essere anche grammaticalmente corretto. A scuola sono sempre andato bene in italiano e il tema in classe, generatore d'ansia per molti miei compagni, per me scivolava sempre via con semplicità.

La grammatica non la capivo o forse non me l'hanno mai saputa spiegare; in ultima analisi, se scrivevo bene senza saper fare l'analisi logica del periodo, voleva dire che studiare la grammatica era una perdita di tempo.

Ma a volte la linea più breve tra due punti è l'arabesco... e io che preferivo risolvere un problema di Matematica o di Fisica invece di analizzare una frase di 3 righe, dopo essermi laureato in Ingegneria, mi sono ritrovato a fare della scrittura la mia professione.

La scrittura tecnica è un particolare tipo di scrittura, con una sua specificità molto spiccata. Ma con l'esperienza mi sono ritrovato a dover ammettere che le regole grammaticali e sintattiche sono oltremodo importanti anche in un documento tecnico.

Anzi forse lo sono di più di quanto non si pensi PROPRIO PERCHE' SI TRATTA DI UN DOCUMENTO TECNICO, dove si richiede sempre il massimo della sintesi e dell'efficacia comunicativa.

Con questo post inauguro una nuova sezione del blog in cui cercherò di fornire alcuni spunti di chiarezza, senza alcuna pretesa di esaurire il tema.

E credetemi: NON E' MAI TROPPO TARDI! :-)

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ed io che credevo di essere l'unica pazza che si laurea in Ingegneria per poi dedicarsi alla scrittura.... Mi chiedevo: è ancora un mestiere? C'è la remota possibilità di realizzarsi con essa? Ho cominciato da troppo poco tempo a seguire la mia vera vocazione e, onestamente, non ho ancora una chiara idea in proposito. Mi piacerebbe coscere la tua opinione. Grazie, Lorenza

Alessandro ha detto...

Ciao Lorenza.
Non so se hai avuto modo di leggere i primi post del 2009, soprattutto quelli nella sezione IL MESTIERE DEL TW. Lì è condensato il racconto della mia storia professionale, che nasce nel 2005. Comunque rasserenati... NON SEI PAZZA! :-)
E un nostro illustrissimo predecessore, Carlo Emilio Gadda, al quale non siam degni di lucidare le scarpe, era un brillante ingegnere prima di scoprirsi scrittore.
A parte le battute, io ho iniziato a scrivere software a 16 anni e ho smesso a 39... SENZA RIMPIANTI. La scrittura tecnica viene ritenuta dai più una scrittura di serie B, arida e poco interessante, ma non c'è nulla di più falso.
Ma non ho ben capito cosa fai e dove lavori e come mai sei finita sul mio blog.
Se ti va, raccontamelo.
E comunque continua a leggere il blog, proponi idee e critiche, fammi avere la tue impressioni.
Mi interessa. Ciao.

Anonimo ha detto...

Caro Alessandro,
alcune settimane fa, nell'azienda nella quale sto facendo stage e tesi, una collega leggeva l'oroscopo di "Internazionale.it"
Lo scopo era quello di alleviare la stanchezza di una settimana di lavoro ad altri 12 ingegneri del nostro open space.
Incuriosita dall'intelligenza e dalla cultura con cui venivano dispensati consigli e divinazioni, ho deciso di dare un'occhiata per conto mio alla pagina.
Mi sono imbattuta nella presentazione di Rob Brezsny, "poeta, scrittore e illuminato consigliere", e nel commento di Luisa Carrada.
Onestamente non conoscevo né l'uno né l'altra, ma cercando di capire chi fossero, tra gli altri siti ho trovato " Il mestiere di scrivere" che tu hai citato in alcuni post. Il tuo blog mi è comparso su Google mentre facevo questa ricerca.
Sono nella fase finale della laurea in Ingegneria e, per vari motivi, la mia non è stata esattamente una scelta consapevole. Diciamo che, ad un certo punto, mi sono ritrovata combattuta tra la potenza delle formule e quella delle parole.
Attualmente mi sto occupando delle une e delle altre, senza necessariamente discriminare.
Non scrivo per lavoro, ma credo che ci sia molta più affinità tra un testo fisico-matematico ed uno letterario, di quanto non si pensi.
L'impostazione di un testo fatto di parole deve necessariamente prevedere una logica di organizzazione delle idee, con la chiara prospettiva dell'obiettivo finale da parte dello scrittore.
Tutto deve avere uno scopo nel racconto, per poter dare funzionalità ed organicità a quel che si sta scrivendo.
Il lettore, oltre che avvinto dalla trama, deve potersi sentire accompagnato agevolmente fino alla fine di un libro.
Questa, per lo meno, è la mia opinione e, da quanto vedo, anche la tua.
Al momento non ho ancora pubblicato molto. Ho preparato dei testi per i seminari di un'associazione di assistenza sociale ed alcuni articoli per dei forum sul web. Le idee non mancano, ma al momento non riesco a trovare molto tempo per organizzare un vero e proprio "progetto letterario"...
Trovo molto interessante il tuo blog, i tuoi suggerimenti ed, in generale, il tuo punto di vista sulla scrittura, tecnica e non.
Non ho ancora avuto modo di vedere tutte le sezioni, ma, non appena avrò del tempo, lo leggerò con attenzione.
E comunque scrivi molto bene.
Ci risentiamo presto. Ciao, Lory

Alessandro ha detto...

Ciao Lorenza. Mi ha preso in parola, hai scritto tanta roba! Dunque, sei molto giovane ed è più che giusto che tu non abbia ancora un'idea chiara di dove andrà a finire la tua professione.
Io sono arrivato a fare il TW in base ad una serie di circostanze e ho preso la decisione in 48 ore. Non credo sia poi tanto importante avere le idee chiare... è importante avere idee, magari interessanti e mutevoli! Luisa Carrada è il mio guru virtuale. Non la conosco direttamente ma ho letto e saccheggiato il suo blog in lungo e in largo, mi ha regalato centinaia di spunti e di idee ed è la più importante business/communication writer che c'è in Italia... ma forse è una definizione che la va anche stretta.
Le ho scritto in alcune occasioni e mi ha risposto sempre con grande disponibilità.
La voglia di fare un blog mi è venuta anche vedendo il suo, anche se il mio campo d'indagine è molto più ristretto rispetto al suo. Se ti piace scrivere e ti interessa la comunicazione professionale, il Mestiere di Scrivere è una scuola irrinunciabile.
Vedo che qualcosa già scrivi. Se ti interessa un argomento in particolare, apri un blog e inizia a scrivere, senza timori. Ti assicuro che è una palestra utilissima. Se sei interessata ad argomenti legati alla scrittura tecnica o a tematiche affini e ti va di metterti alla prova, puoi anche scrivermi all'indirizzo alessandrostazi66@libero.it e ne parliamo. Sto iniziando a sperimentare l'idea di "blog aperto", cioè sto proponendo a chi a voglia e idee, ma magari non vuole gestire un blog in prima persona, l'opportunità di scrivere dei post da pubblicare su questo blog. OVVIAMENTE non pubblico qualsiasi cosa da chiunque provenga. Pensaci su e continua a leggermi e sei hai tempo scrivi. Ciao.

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