martedì 31 dicembre 2013

Bilancio del Blog per il 2013

Ultimo post di fine anno con qualche statistica.

Nel 2013 ho scritto meno che negli anni scorsi, solo 38 articoli, ma ho trascorso molto tempo a studiare ed approfondire nuove tematiche, di cui scriverò ampiamente nel prossimo anno.

Circa 13.400 visitatori, in media più di 1100 ogni mese, con uno zoccolo duro di quasi 3 visitatori su 10 che ritornano a leggere il blog.



Poco più di 37.000 pagine visitate, con un tempo medio di permanenza di oltre 3 minuti.

Dopo l'Italia, la maggiorparte dei contatti arrivano dalla Svizzera, poi la Germania, la Francia, il Regno Unito e gli USA.

Come dico sempre, numeri "incredibili" per un blog di nicchia, scritto in italiano e gestito da me dedicandogli veramente poche ore a settimana.

Nel 2013, lo sforzo che ho fatto per individuare e proporre contenuti interessanti e non "scopiazzati" in rete è stato notevole, anche perchè il lavoro e lo studio mi hanno assorbito totalmente.
Tanti argomenti ci sono ancora da proporre e tanto di più vorrei fare, ma sembra che nel 2014 le giornate saranno sempre e soltanto di 24 ore!

Lo trovo veramente fastidioso! :-)

Spero che nel 2014 riprenda forza il progetto di Open Blogging che ho lanciato all'inizio del 2011, spero che altri colleghi abbiano voglia di proporre le loro idee e competenze in questo spazio.

Tante persone in questo 2013 hanno attraversato la mia crescita professionale e a tutti devo qualcosa, a tutti ho "rubato" qualcosa e in fondo penso che il blog sia anche un modo per "restituire" quello che ho imparato da molti. Sono le 17:55 e il cotechino è quasi pronto. Ci vediamo nel 2014!

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lunedì 23 dicembre 2013

Cosa chiederebbe un Technical Communicator a Babbo Natale?

Quest'anno vi faccio i miei auguri con una breve "lista dei desideri", sperando che un Babbo Natale ideale possa far in modo che si possano avverare nel 2014.


Caro Babbo Natale...

1 - Vorrei poter continuare il lavoro che ho intrapreso nel 2013, trasformando profondamente i processi aziendali per lo sviluppo della documentazione, rendendoli più efficenti ed effettivi.

2 - Vorrei che le aziende iniziassero a studiare come diventare "aziende di successo", perchè se ciò accadesse capirebbero che questo non dipende quasi mai "dalla fortuna", "dai contatti", "dalle opportunità", "dai soldi", ma molto più spesso dalle buone idee, dall'organizzazione di processi efficienti, dalla valorizzazione delle persone e dalla cura del cliente a 360° e la "buona comunicazione" fa parte di questa cura... e la Comunicazione Tecnica massimamente, anzi è proprio un driver di business!

3 - Vorrei che in Italia potesse emergere "un'entità" in grado di promuovere una definizione riconosciuta ed ufficiale del profilo professionale del  Comunicatore Tecnico, figura estremamente versatile e ricca di frecce nella propria faretra, ma con poca coscienza del suo valore.

4 - Vorrei giocare con nuove idee, nuovi paradigmi, nuovi "giocattoli". La documentazione monolitca e stampabile non è morta, ma è molto molto anziana... mi interessa il futuro!

5 - Vorrei realizzare la metà delle cose che ho messo in cantiere nel 2013 (e che avevo ideato nel 2012): un libro, qualche white paper, un set di corsi, un restyling del blog... e tutto ciò nel tempo libero...perchè il mio lavoro in azienda ovviamente assorbe le mie energie principali.

E se i miei desideri non vi sembrano abbastanza interessanti, ecco alcuni desideri di alcuni miei illustri colleghi.

Infine, un sincero augurio di salute e lavoro per tutti noi, per un 2014 più promettente dell'anno appena trascorso... e ad occhio e croce non dovrebbe essere difficile!



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mercoledì 18 dicembre 2013

Abbiamo bisogno di un Help?

Nel seminario del 5 Dicembre a Bologna, in occasione del 10° anniversario COM&TEC, il mio intervento (Abbiamo tutti bisogno di un Help... On Line!), è stato incentrato sull'idea che bisogna rovesciare il paradigma che lega gli utenti alle informazioni.

Una sempre maggiore disponibilità di dati, sempre più raggiungibili da dispositivi mobili online, configura "de facto" una situazione di "information overload" mai registrata prima d'ora e destinata ad intensificarsi.


Il vecchio schema in cui l'utente "cerca" le informazioni non regge più (se mai ha retto).

Ora è l'informazione a dover  "cercare/seguire" l'utente, fornendogli contenuti "just in time", quando e dove servono, contestuali al task che l'utente deve eseguire.

Ma è proprio un concetto nuovo?
O siamo noi che spesso non facciamo attenzione alle cose, quando sono troppo evidenti?

Quando ci iscriviamo ad una Newsletter, cosa facciamo?
Diciamo ad un produttore di contenuti: "Non voglio venire ogni giorno sul tuo sito web per monitorare l'evoluzione delle tue news, mandami una volta al mese un report completo".

Quando utilizziamo strumenti di business intelligence o di data mining, cosa facciamo?
Chiediamo a questi strumenti: "Scavate nei dati, individuate nella grande massa dei dati "un senso", una "semantica" e confezionate i dati e la loro semantica in "contenitori" (report, dashboards, grafici,...) che mi siano di aiuto per intepretare la realtà in cui mi trovo, il CONTESTO in cui devo prendere decisioni".

Quali implicazioni derivano per un Tec Com dalla necessità di soddisfare questo paradigma? Se tutti i processi verranno governati da interfacce software (Italo Calvino lo aveva previsto negli anni '80 del secolo scorso ), fruibili sempre più frequentemente da dispositivi mobili, ha senso ancora pensare solo in termini di "manuali stampabili", in formato PDF?

O è il tempo di iniziare a valutare strumenti di assistenza all'utente come gli On Line Help?

Nel mondo ICT tali strumenti sono già da molti anni integrati nelle applicazioni software e guidano l’utente all’uso delle interfacce medesime implementando proprio il nuovo paradigma, ove è "l'informazione che cerca l'utente".

Ma quali sono alcuni dei concetti chiave che devono guidare un Com Tec nella realizzazione di un OLH?

Un OLH è topic-based:
da dove si inizia a consultare un OLH? Non è un manuale stampabile, sequenziale, non c'è un inizio e una fine, ogni topic può essere "il primo" topic. Quindi ogni topic deve essere un modulo in sé, chiuso e auto-consistente, ma al tempo stesso aggregabile ad altri moduli per formare sequenze orizzontali (fra argomenti collegati dal punto di vista logico) o verticali (passaggi di approfondimento successivo).

Un OLH è un ipertesto:
la logica di navigazione fra i diversi topic di un OLH è un elemento strutturale, non aggiuntivo, per la sua usabilità. Bisogna fornire all'utente diverse modalità di navigazione: Tavole dei Contenuti (TOC), indici, motori di ricerca full-text e riferimenti incrociati (link interni).

Un OLH è task-oriented: 
i contenuti devono essere focalizzati sulle azioni che devono essere svolte dall'utente, nel contesto in cui viene invocato l'OLH.

Ma siamo solo all'inizio di questo viaggio negli OLH.

Vi ricordate i concetti che vi ho esposto nel thread relativo al passaggio dalla documentazione monolitica alla documentazione modulare?

In quei 5 articoli ho solo fornito i codici di base per capire l'utilità di sviluppare documentazione modulare; raccontare come si progetta un OLH è un buon "caso di studio" per fornire una pratica evidenza dei concetti di base indicati e aggiungerne di ulteriori.

Se avete la pazienza di seguirmi...
alla prossima! Leggi questo articolo...

domenica 8 dicembre 2013

10 anni di COM&TEC: una bella festa!

Finalmente trovo il tempo per scrivere della bella esperienza che ho vissuto per il decennale di COM&TEC.

Ritrovarsi e confrontarsi con colleghi di diverse aree della Comunicazione Tecnica è sempre molto stimolante; quando poi tra di loro c'è una signora affascinante come Marie Louise Flacke che è in grado di trasmetterti un'energia sorprendente, allora assapori ancora di più quanto sia stato bello esserci.

E ci sarei stato anche se non fossi stato tra i relatori, ovviamente.


Ma il direttivo COM&TEC mi ha chiesto di stare, per la prima volta, "anche sul palco" invece che solo in platea, ed io non posso che ringraziare per la "adrenalinica" esperienza  vissuta e immortalata nella foto.

Dopo il saluto del Presidente Ottavio Ricci, è iniziata la sequenza dei relatori, che vi ho già indicato nel post precedente.

Essendo costretto a scegliere, per ovvi vincoli di brevità, fra le numerose e ottime tematiche che ho ascoltato, segnalo:
  1. Jurgen Mutigh, che ci ha illustrato i principi del Functional Design, una metodologia di standardizzazione dei contenuti sviluppata in ambiente accademico e di cui avevo sentito parlare ma che non avevo ancora avuto modo di approfondire. Tale metodologia si pone accanto ad altre dello stesso tipo (DITA e Information Mapping principalmente), proponendo un approccio basato su "Functional Units and Rules". Le Rule sono suddivise in 6 categorie: Usage, Content, Sequence, Wording, Design, and Marking. Un buon punto di partenza per approfondire è questo articolo del Prof. Muthig pubblicato su TCWorld.
  2. Alexander Klapfer, che ci ha stupito con "effetti speciali", illustrando la metodologia che ha seguito per la scelta di un CMS in grado di risolvere i problemi della sua azienda. In particolare, ho apprezzato il rigore del metodo e le analisi tecniche e statistiche che dimostrano come, attraverso un CMS, si possono implementare processi "virtuosi" che portano a risparmiare DENARO e TEMPO (cioè DENARO e DENARO!).
  3. Marie Louise Flacke, che ci ha parlato del "minimalismo", invitandoci ad eliminare dai nostri documenti una serie di elementi che non risultano essenziali per la comprensione dei concetti tecnici che dobbiamo comunicare. Le sue ricette sono assolutamente interessanti nell'ambito dei contenuti che devono essere proposti on-line e magari attraverso un dispositivo mobile, mentre nel mondo della documentazione che deve fare i conti con la Direttiva Macchine ed affini, ove a volte la "ridondanza" è concepita come un valore aggiunto, l'approccio "minimalista" appare più difficilmente applicabile.
  4. Vilma Zamboli, che ci ha illustrato le caratteristiche più interessanti di un CMS come MadCap Flare. Sapete che nutro un debole per Flare e la mia stima per Vilma si è confermata anche stavolta; mi ha fatto riflettere su un paio di cose che non avevo ancora messo a fuoco e che provvederò presto ad approfondire. Con lei c'è solo da imparare, sempre.
  5.  
Per chi non c'era è stata un'occasione persa, ma ce ne saranno altre.

E poi aspettiamo fiduciosamente la festa dei 20 anni!

Nell'attesa...
... dalla pagina Facebook di COM&TEC potete vedere altre foto dell'evento.




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