domenica 4 settembre 2016

Quali sono gli strumenti più usati dai professionisti della Comunicazione Tecnica?

Vi segnalo un bell'articolo di Ferry Vermeulen, fondatore di INSTRKTIV, che ha intervistato circa 70 professionisti della Comunicazione Tecnica, responsabili di aziende e liberi professionisti.

Ognuno di essi ha indicato 3 o 4 tool, fra quelli usati con maggiore frequenza nel loro lavoro.

E' un sondaggio che non vuole avere la dignità di una rilevazione statistica, ma credo che sia comunque interessante.

Fra gli intervistati, due persone che mi onorano della loro amicizia, come Marie Louise Flacke e Nolween Kerzreho.

Poi anche l'ideatore di Oxygen, George Bina, con il quale ho avuto modo di scambiare piacevolmente due chiacchiere a Stoccarda, nello stand della sua azienda, nel Novembre del 2015.

Poi Mike Hamilton, il V.P. di MadCap, la cui storia professionale è semplicemente entusiasmante e che vi invito ad approfondire.

Quindi alcuni "guru" della scrittura tecnica che ho sempre avuto come modelli da seguire e che mi hanno insegnato molto (e continunano ad ispirarmi), come Sarah O'Keefe, Tom Johnson e Joe Gollner.

E altri colleghi che hanno fornito la loro opinione, corredandola con una sintetica motivazione.

Al termine dell'articolo, una breve tabella con la "classifica" dei tool più popolari in questa platea di esperti.



Ribadisco che l'autore non voleva realizzare uno studio statistico o una classifica di merito, ma un semplice sondaggio di opinioni.

Del resto, se chiedi a Mike Hamilton quale sia il suo tool preferito, è anche normale che possa indicarti Flare.

E comunque il risultato è interessante, e mi piacerebbe avere un vostro feedback sull'argomento.

Per quello che mi riguarda, negli ultimi 5 anni ho usato diversi tool nel mio lavoro. Come direbbe Rino Tommasi, "nel mio personale cartellino":

Madcap Flare (CCMS)
Oxygen (XML-DITA editor)
DITA (standard per la strutturazione dei contenuti)
Acrolinx (per il controllo linguistico e la guida di stile)
FileNet (CMS)
Word (editor general purpose)
Notepad ++ (editor general purpose)
Camtasia (Video)
Go Animate (Video)

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4 commenti:

Riccardo Tommasini ha detto...

Ottima segnalazione, grazie!
Io ti seguo da un po', non mi occupo di technical writing; tuttavia, come ricercatore, il 50% del mio tempo è occupato dalla scrittura. Mi chiedevo se un software come acrolinx potesse aiutare in quel senso. O se conosci delle alternative. Grazie!

Alèxandròs ha detto...

Ciao Riccardo.

Dipende dalle tue esigenze.

Io lavoro in IBM, e IBM ha una sua Guide Style molto famosa. Io mi occupo di documentazione tecnica tutti i giorni, ma la guida di stile di IBM prevede centinaia di regole ed opzioni per ogni regola.

Anche writers con 20 anni di esperienza nell'uso della guida di stile di IBM, avrebbero enormi difficoltà nel rispettare tutte le regole "a mente", senza l'aiuto di un software.

Comunque per approfondire questo argomento scrivimi in privato: alessandrostazi66@libero.it.

Ciao.

Vilma Zamboli ha detto...

Grazie Alessandro della segnalazione, ho aggiunto un mio commento anche alla pagina di Ferry.
Contribuisco anche io con gli strumenti che usiamo in Writec:
1. MadCap Flare e tutti gli altri strumenti della suite (Analyzer, Contributor, ecc)
2. Notepad++ e trasformazioni varie
3. SnagIt, MadCap Capture, Adobe Illustrator e Photoshop
4. Excel per organizzare contenuti complessi.

Più altri strumenti adatti ai loro scopi: Adobe InDesign per brochure e impaginazioni complesse e contenuti con basso riutilizzo, Mind Maple per le mappe mentali ecc ecc

Sono comunque d'accordo che ognuno deve cercare lo strumento che meglio soddisfa le fasi così complesse dello sviluppo di documenti tecnici e naturalmente i tipi e canali di pubblicazione.
Grazie della segnalazione!

Alèxandròs ha detto...

Ciao Vilma. Si, aldià del fatto che non c'è nessuna pretesa scientifica in questo tipo di sondaggi, però si ricava anche "una traccia", una tendenza, su quello che richiede il mercato. Banalmente, se su 100 ipotetici interviste, 70 ti citano il nome di un prodotto di video-editing, vuol dire che il mercato sta richiedendo video. Quindi può essere utile tener conto di queste "tracce".

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