Vi segnalo una mia breve intervista pubblicata sul sito della COM&TEC e concessa a Gianni Angelini. Gianni ha voluto mettere a confronto la mia testimonianza di socio "collaudato" (il prossimo sarà il 4° anno) con quella di Anna Villa, una nuova socia.
COM&TEC sta "su piazza" da 10 anni e fornisce molti servizi ai soci, in particolare sul piano della formazione.
Su questo tema, potete leggere anche un'intervento del presidente dell'associazione, Prof. Ottavio Ricci.
Sapete come mi stia a cuore il problema della formazione.
Esiste in Italia un circolo vizioso che dobbiamo a tutti i costi cercare di spezzare.
La professione del Comunicatore Tecnico non è riconosciuta perchè non esistono percorsi formativi ufficiali e ben delineati, come avviene in tutti i paesi occidentali, in particolari nei paesi anglosassoni e anche in altri grandi paesi asiatici come l'India.
Ma non essendo una professione ben riconosciuta, non viene nemmeno ravvisata la domanda di formazione che dovrebbe condurre a strutturare un offerta formativa di livello universitario o equiparabile.
Credo che sarebbe interesse di tutti fare pressione, sia entro il perimetro associativo che fuori da esso, per determinare una svolta su questo punto.
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