venerdì 27 febbraio 2015

I modi, le forme, il senso e la nostra User Experience: come cambia la Comunicazione Tecnica

La digressione del mese di Gennaio sul'IoT a qualcuno di voi sarà sembrata una "vacanziera deviazione" rispetto alle tematiche che vi propongo da qualche anno.

In realtà fa parte di un percorso di ricerca che, come tale, talvolta procede in modo lineare e talvolta fa dei salti o va a zig-zag.

Anche io mi sono chiesto perchè ultimamente sono così orientato verso la "non linearità" e la risposta che mi sto dando è incentrata sul bisogno di sintetizzare qualcosa che arriva da diverse direzioni, apparentemente eterogenee, ma appunto, solo apparentemente.

Sto leggendo il libro di Mark Baker "Every Page is Page One", in assoluto il libro più interessante sulla Comunicazione Tecnica che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni.

Mark, di cui peraltro vi avevo già parlato, in questo momento è uno dei più raffinati "teorici"  dell'evoluzione della Com Tech  e prossimamente proverò a proporvi anche alcune sintesi ragionate delle tematiche più intriganti che Mark ha proposto.

Vi consiglio di praticare il suo libro ed il suo sito.

Sto continuando a tenere d'occhio le tematiche dell'IoT.

E sto continuando a ragionare sul paradigma "InfoSeekU", nickname del paradigma  Information that Seek the User (le informazioni che cercano l'utente), in modo che tenga conto di diversi elementi di base che possono contribuire a rendere "sferico" tale modello.

La connettività "everywhere", il mobile web, le piattaforme social stanno cambiando radicalmente la nostra User Experience e stanno costingendo le aziende e le organizzazioni a ridefinire le loro logiche di gestione dei prodotti e dei servizi, il successo dei quali dipenderà sempre di più dalla capacità di di gestire e misurare le interazioni e la soddisfazione dei clienti.

Questa evoluzione ha profonde implicazioni per i Comunicatori Tecnici.

La documentazione di un prodotto/servizio, che tradizionalmente ricopriva un ruolo relegato alla fase post-vendita, ora entra in gioco in qualsiasi momento del ciclo di vita del prodotto/servizio.

Questo significa che gli autori tecnici dovrebbero essere più coinvolti nei team interfunzionali che si occupano di User Experience.


Inoltre, dato che la User Experience tende ad essere sempre più complessa, multi-canale, multi-language, multi-evento, segmentata per tipologia di cliente, mi viene da pensare che le metodolgie classiche per la gestione della documentazione modulare:
  • multi-target
  • multi-channel
  • multi-language
  • tagged for audience
... potrebbero venire utili anche in questo campo d'applicazione.

Quindi... architetture di documentazione Bottom-Up, InfoSeekU, IoT, UX,... siamo sicuri che siano tematiche distinte?


Leggi questo articolo...