domenica 17 giugno 2012

Rileggere e riscrivere, ovvero la fuga da sé

La riscrittura è una delle mie ossessioni ricorrenti. 

In molte occasioni ho affermato che l'attività di rilettura/riscrittura di un testo NON E' UN OPTIONAL!

Quando trovo alleati che siano in grado di confortare questa mia maniacale inclinazione, me ne approprio con sfrontata protervia e li uso come testimonial, per la serie:"... non sono io che sono matto, anche Lui/Lei la pensa così...".

Ed in questo caso arruolo tra le fila del mio esercito virtuale un artista come Emilio Tadini, pittore e poeta, che nel saggio "L'elogio della revisione", afferma: "Non c'è, credo, una bella scrittura senza correzione: i testi apparentemente più semplici sono quelli più lavorati".

Di questo spunto devo ringraziare Marina Bisogno, che cura il blog A colpi di penna, che seguo da un pò di tempo. Marina è una giornalista pubblicista freelance e collabora con riviste cartacee ed on-line. Nel suo blog potrete cogliere molti spunti interessanti, tutti attinenti al tema della scrittura.

Marina ha uno stile di scrittura piacevole e propone spesso delle chiavi di lettura originali.

In uno dei suoi post più recenti, che vi invito a leggere integralmente, mi hanno colpito due concetti fondamentali.

In primo luogo,  l'idea che lo scrivere sia un esercizio "a levare", buttando a mare tutto ciò che è inessenziale per la comunicazione; vi ho ritrovato il paradigma che ho spesso proposto su queste pagine, l'idea che lo scrittore sia assimilabile ad uno scultore, che "vede" la forma della sua opera già "esistente" nel blocco di marmo, ed il suo lavoro consiste solo nel "togliere il marmo inutile" che copre la forma.

Chi scrive usa le attività di rilettura e riscrittura come lo scultore usa lo scalpello, per sfrondare la prima stesura, demolire l'inessenziale, levigare l'espressione. E vi sono esempi illustrissimi in tal senso, da Manzoni a Gadda, da Cèline a Joyce e tanti altri ancora.

Ma il secondo concetto chiave è quello della "fuga da sé".
 

Allontanarsi dalla propria opera, allontanarsi dal testo, farlo riposare e poi riprenderlo e sforzarsi di rileggerlo quasi come se non l'avessimo scritto noi, per conservare uno spirito critico più acuminato, più capace di scavare e correggere.

E se tutto ciò vale per qualisiasi tipo di scrittura, vale a maggior ragione per la scrittura tecnica, che è finalizzata a comunicare TUTTE E SOLE le informazioni necessarie per la comprensione di una procedura professionale complessa e magari pericolosa, come accade per l'uso di macchine utensili o la messa in opera di dispostivi elettrici.

Chi scrive deve avere sempre ben chiaro che l'attività di rilettura/riscrittura di un testo NON E' OPZIONALE ai fini della sua corretta stesura.

Da oggi, il blog di Marina lo trovate anche nella sezione DA VISITARE, a destra.

Per coloro che sono interessati all'argomento della riscrittura, vi invito a saccheggiare la sezione Esercizi di riscrittura di questo blog, in cui trovate ben 14 post (compreso quello che state leggendo ora) sul tema.

Buona lettura.


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mercoledì 28 dicembre 2011

Un esercizio di riscrittura magistrale

Vi ho parlato spesso di Luisa Carrada e di quante buone idee ho "rubato" leggendo il suo blog. Oggi vi segnalo un'altra gemma, particolarmente in linea con gli spunti che vi ho più volte proposto sull'attività di riscrittura e che potete visionare all'interno di questa sezione del blog.

La riscrittura non è un'attività sporadica o emergenziale, che magari viene praticata perchè un vostro cliente vi ha fatto notare un difetto. E' un'attività che allena la mente alla scrittura, una specie di "ginnastica" che va fatta possibilmente tutti i giorni, perchè quasi mai la "prima versione" di un testo è la migliore.

Luisa parte da un testo francamente poco riuscito e in 4 blocchi lo rende efficace, leggero, significante... usando circa 300 caratteri in meno.

Provate ad esercitarvi ogni giorno. Prendete un testo che avete appena scritto o magari uno che "riposa" da alcuni giorni. Provate a riconsiderarlo e riscriverlo, eliminando parole inutilmente complicate o ridondanti, asciugando immagini e metàfore, concentrandovi sul nocciolo della comunicazione che deve arrivare al lettore.

Per diventare bravi come Luisa ci vuole tempo e talento... ma per migliorare un pò ogni giorno, ci vuole solo esercizio. Leggi questo articolo...

domenica 4 settembre 2011

Micro esercizio di riscrittura

Venerdì rileggevo una parte di un manuale che sto scrivendo in questi giorni e l'occhio è caduto su questo breve brano:

The information related to User Roles may be shown in different colours.
If there is a Review opened, User Roles may be characterized by the colours listed below:

• Red: ...blabla...
• Green: ...blabla...
• Blue: ...blabla...
...
Ho pensato che la prima riga fosse inutile e l'ho cancellata:

If there is a Review opened, User Roles may be characterized by the colours listed below:

• Red: ...blabla...
• Green: ...blabla...
• Blue: ...blabla...
...
Ecco l'esempio di un micro esercizio di riscrittura che mi capita di fare quotidianamente mentre scrivo e rileggo e scrivo e rileggo e scrivo e rileggo e scrivo...

Si, funziona proprio così. E' come fare le flessioni sulle braccia, è una ginnastica quotidiana. Non necessita un talento innato, è questione di "tigna", di attenzione ai particolari. Per chi volesse altri spunti sull'argomento, rimando agli altri post di questa sezione. Ciao.


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sabato 5 febbraio 2011

Proofreading everywhere!

Vi segnalo l'ultimo post di Rossella Ferrari sul suo blog, in cui si parla dell'importanza dell'attività di proofreading nell'ambito del Medical Writing. Ho scritto più volte in passato su questo argomento e in particolare:

- Febbraio 2010

- Dicembre 2009

Per me è una specie di fissazione, perdonatemi. Ma come dimostra Rossella, è un aspetto fondamentale per la qualità del processo di scrittura in ogni ambito. Leggi questo articolo...

domenica 14 febbraio 2010

Ancora sul proofreading... gutta cavat lapidem!

Vi segnalo un'articolo sul proofreading che potete trovare su Writingmatters. Su questo argomento vi ho già proposto due articoli, il 15-12-2009 e il 25-02-2009. Qualcuno potrebbe dire che sono insistente... e avrebbe ragione. La revisione dei testi è un'attività F O N D A M E N T A L E. Leggi questo articolo...

giovedì 24 dicembre 2009

BUONE FESTE A TUTTI !... Con qualche esercizio di stile...


BUONE E SERENE FESTE A TUTTI!

Mi permetto di darvi un'idea per fare un regalo.
Gli Esercizi di stile di Raymond Queaneau è un libro che chiunque dovrebbe leggere. Ma se poi vi capita la ventura, per lavoro o per diletto, di avere a che fare con la scrittura, allora questo libro diventa una specie di totem, un riferimento simbolico assoluto, un libro che SI DEVE LEGGERE.
Di libri che si devono leggere ce ne sono tantissimi e ognuno ha i suoi, ma alcuni sono "universali" e quando scrivete... questo è imperdibile. Un banale fatto di cronaca, descritto in decine di modi diversi, poche righe per ogni "esercizio di stile". Un virtuosismo sublime, che quasi stordisce alla prima lettura. Un libro tascabile, tradotto in italiano da Umberto Eco, ma in poche pagine c'è tutta l'essenza della letteratura. E che cosa avrebbe a che fare una gemma così preziosa, un capolovoro del '900 con un blog che parla di scrittura tecnica, da sempre considerata una forma di scrittura minore o di serie B? C'entra, c'entra... non immaginate nemmeno quanto.

SCOPRITELO! E TANTI AUGURI DI BUONE FESTE A TUTTI VOI! Leggi questo articolo...

martedì 15 dicembre 2009

Revisione di un testo: attenti al Diavolo!... o ai particolari...

"Il diavolo si nasconde nei particolari"... MA ANCHE LA QUALITA'!
E questo adagio vale anche per un testo. Sono certo di poter affermare che quasi nessuno riesce a scrivere, alla prima stesura, un testo ottimale o almeno sufficiente.
In questo blog c'è un'intera sezione dedicata alla riscrittura di un testo e mi sono già espresso sull'importanza di questo lavoro, spesso colpevolmente trascurato, fornendo anche una breve indicazione sul metodo che utilizzo di solito.
In un altro post vi ho anche fornito una check-list di criteri utili da usare durante la fase di analisi e riscrittura, invitandovi ad usarla.
Quando vi sembra che il vostro testo abbia assunto una forma sostanzialmente definitiva, quando tutti i criteri della check-list sono verificati, inizia una fase "di revisione qualitativa" finalizzata a limare le ultime asperità della vostra composizione.

Ma cosa significa effettuare una revisione qualitativa?

Significa assumere l'atteggiamento di un serial killer, spietato e maniacale, alla ricerca di tutti quei difetti che non sono stati rilevati nei passaggi precedenti. Per fare questo è necessario rileggere il testo in "diversi modi", impedendo cosi' al cervello di cadere nella trappola della rilettura ripetuta e "piatta", ma obbligandolo ogni volta a riguardare il testo come qualcosa di "diverso".

A tale scopo si applica una tecnica di rilettura STRATIFICATA.

In altri termini, si isolano alcuni aspetti del testo e si esaminano, ad ogni passaggio, SOLO QUEGLI ASPETTI.

Lo schema che vi propongo, come sempre, non è l'unico possibile. Ognuno può definire il proprio. Ma intanto provate ad usare questo, che è organizzato in 5 diversi passaggi.


CONTROLLO DEI CONTENUTI E DELLA LORO ORGANIZZAZIONE

Siamo riusciti a dire tutto quello che dovevamo dire? La divisione in capitoli e paragrafi è ben strutturata? Le conclusioni sono convincenti? Provate a leggere il tutto il documento, per avere un'idea della coerenza complessiva. Non fermatevi ad analizzare ogni difetto, ma annotate rapidamente i punti dubbi sui quali vorrete tornare.
Al termine decidete se i punti annotati sono degni di una riscrittura parziale o anche totale.
Se la percentuale dei vostri interventi, in questa fase, ha superato il 10% del testo complessivo, ripetete l'intero processo dall'inizio.


CONTROLLO DEI RIFERIMENTI

Controllate vostri riferimenti.
Se usate le parole di qualcuno, citatele tra virgolette. In alternativa, sviluppate la capacità di parafrasarle. Riportate con precisione le vostre fonti, sia che si tratti di bibliografia tradizionale o di una pagina web.


CONTROLLO DI GRAMMATICA E PUNTEGGIATURA

Più siete esperti e meno problemi rileverete in questa fase, ma per un principiante questo passaggio è fondamentale.
In particolare verificate le concordanze:

  • singolare/plurale
  • maschile/femminile
  • soggetto/verbo

ANALISI DI STILE

E' molto difficile dare una definizione di questa fase.
Io in genere opero solo su 3 aspetti:

  • la proprietà di linguaggio
  • l'eliminazione di ridondanze inutili e ripetizioni che incidono sulla scorrevolezza del testo
  • infine...ASCIUGARE IL TESTO!!!

... e l'ultimo è il più importante.
Anche qui siete liberi di arricchire questa fase con altri elementi, ma almeno questi tre li ritengo necessari.


CACCIA ALL'ERRORE NASCOSTO

Quando tutto sembra perfetto...

  • controllate eventuali refusi
  • le intestazioni e i piè di pagina
  • le liste numerate
  • il glossario
  • un titolo di un paragrafo che non riflette più il contenuto del medesimo
  • un’introduzione che cita qualcosa che poi non c’è
  • le coppie di parentesi e le coppie di virgolette
  • i numeri delle pagine
  • la concordanza indice/contenuto (capitoli, paragrafi, ...)
  • se usate note numerate, la concordanza numeri/note

ALTRO?

Forse si... ma già questo è più che sufficiente.
Se il vostro testo riesce a superare questo percorso ad ostacoli, sarà sicuramente migliorato rispetto alla prima stesura.
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sabato 23 maggio 2009

Perchè usare 74 parole quando ne bastano 45?

Ecco un esercizio breve breve, per tenere allenato il cervello.
Ridurre, asciugare, sottrarre... questo è il segreto.

Questo documento è stato realizzato con lo scopo di fornire al lettore una dettagliata spiegazione inerente al processo di censimento e registrazione dei dati utente nel nostro sistema informatico.
Esso descrive le attività che vengono correntemente realizzate più comunamente, con cadenza giornaliera e/o settimanale. Nell'ottica di fornire un'introduzione ai processi che vengono implementati dagli impiegati, abbiamo preparato un overview di sole tre pagine, che riassume i passaggi salienti dell'attività in questione.

Questo documento illustra dettagliatamente il processo di registrazione dei dati utente. Esso descrive le attività più comuni, che vengon svolte con cadenza giornaliera e/o settimanale.
A tal fine abbiamo preparato un overview di sole tre pagine, che riassume i passaggi salienti dell'attività in questione. Leggi questo articolo...

mercoledì 20 maggio 2009

Chi l'ha visto?

Nel precedente post in cui vi ho proposto il 2° esercizio di riscrittura, ho volontariamente inserito un'imprecisione semantica... parziale... qualcuno di voi se ne è accorto? Non è facilmente rilevabile, ma nemmeno impossibile. Un suggerimento? E' collocato in una delle prime parti riscritte... diciamo in una delle prime due parti, sulle cinque parti proposte.
Chi lo trova? :-) Leggi questo articolo...

sabato 16 maggio 2009

Esercizio di riscrittura n° 2

E' quasi finita la giornata ma il vostro capo, che domani deve intervenire all'assemblea degli azionisti, vi chiede di dare un'occhiata al testo che ha scritto per verificare se tutto quadra:

Dopo averlo letto, avvertite l'insopprimibile tentazione di insultare il vostro capo... ma visto che avete un mutuo da pagare, optate più saggiamente per una riscrittura più oculata, che non usi violenza alla lingua italiana e conservi i contenuti essenziali che egli si propone di comunicare all'uditorio.
Vediamo come procedere, spezzando il testo in più parti e riscrivendolo nel modo migliore.

PARTE 1

Nel corso di quest'anno l'azienda ha conseguito risultati estremamemte confortanti rispetto agli obiettivi che erano stati fissati in base all'andamento dello scorso anno.

Nel 2009 l'azienda ha conseguito risultati superiori rispetto agli obiettivi che erano stati fissati nel 2008.

In questa prima parte, abbiamo asciugato il testo da tutti gli elementi inessenziali, scritti in rosso.

PARTE 2

L'aumento del fatturato, nella misura del 13.9%, se collocato nel contesto di una crisi economica generalizzata e di respiro mondiale, ci offre più di un motivo di soddisfazione.
L'utile netto, in misura del 5.4 %, pur non avendo raggiunto la linea previsionale programmata del 7%, ci pone nella condizione di assorbire l'attuale negativa contingenza dei mercati, senza dover ricorrere a sempre dolorosi tagli del personale, come acccade purtroppo per molti competitors nel nostro settore.

Un aumento di fatturato del 13.9%, se collocato nel contesto della crisi economica mondiale, ci offre più di un motivo di soddisfazione.
L'utile netto del 5.4 %, pur non avendo raggiunto la previsione del 7%, ci pone nella condizione di assorbire l'attuale negativa contingenza, senza dover ricorrere a dolorosi tagli del personale.

In questa seconda parte, come nella prima, abbiamo sostituito frasi inutilmente ridondanti con termini equivalenti ed essenziali, come previsione al posto di linea previsionale programmata o
crisi economica mondiale al posto di crisi economica generalizzata e di respiro mondiale.
Inoltre abbiamo tagliato la frase finale... non è elegante evocare i tagli del personale dei competitors, è sufficente sottolineare che noi non abbiamo dovuto effettuarne.

PARTE 3

La significativa quota di mercato del 14%, acquisita nel campo delle enerigie rinnovabili, cioè in un'area in cui l'anno scorso eravamo praticamente "i parenti poveri" dei grandi gruppi, potendo vantare un misero 2.37%, ci rende ancor più competitivi nell'ottica di un mercato emergente e che meno di altri sembra aver risentito della crisi in atto, ma che anzi dalla crisi ha trovato nuove spinte dinamiche in una prospettiva di sviluppo di medio-lungo periodo che tende quindi a proiettarci verso l'orizzonte della ripresa.

La quota di mercato del 14%, acquisita nel campo delle enerigie rinnovabili, laddove nel 2008 eravamo praticamente "i parenti poveri" dei grandi gruppi, con il 2.37%, ci rende ancor più competitivi in un mercato emergente e che meno di altri sembra aver risentito della crisi, ma che anzi dalla stessa ha trovato una prospettiva di sviluppo di medio-lungo periodo, che ci proietta verso l'orizzonte della ripresa.

Anche in questa terza parte abbiamo continuato ad "asciugare" il testo di partenza, eliminando tutto ciò che non serve.

PARTE 4

Le quotazioni del nostro titolo, alla Borsa di Milano, sono rimaste sostanzialmente stabili, con un rialzo medio negli ultimi 6 mesi del 1.12%, a fronte di un andamento più incerto, nei primi 6 mesi, che ha registrato un deprezzamento medio del - 0.45%, delineando quindi un quadro complessivo sostanzialmente solido e affidabile per i nostri azionisti, pur non consentendo un cospicuo rendimento dei dividendi.

Le quotazioni del titolo alla Borsa di Milano sono rimaste sostanzialmente stabili, con un rialzo medio negli ultimi 6 mesi del 1.12%, a fronte di un
deprezzamento medio del - 0.45%, nei primi 6 mesi, delineando quindi un quadro complessivo solido e affidabile pur non consentendo un cospicuo rendimento dei dividendi.

In questa quarta parte abbiamo fondamentalmente riscritto la frase centrale ed abbiamo eliminato alcuni termini che nulla aggiungevano al senso del messaggio, anzi lo depotenziavano: un quadro complessivo solido e affidabile ispira maggior fiducia rispetto ad un quadro complessivo sostanzialmente solido e affidabile.

PARTE 5


Concludendo, questi sono i numeri di un'azienda che, nell'alveo della più fragorosa e tempestosa crisi economica registrata dal dopo-guerra fino ad oggi, ha comunque tenuto il mare con solida audacia, ha mantenuto fermo il timone e si appresta a solcare col vento in poppa acque via via meno perigliose.

Concludendo, questi sono i numeri di un'azienda che, nell'ambito di una grave crisi economica mondiale, ha comunque tenuto il mare con efficacia e si appresta a solcare con successo acque via via più tranquille.

L'ultima frase è talmente ampollosa e autocelebrativa da sconfinare nel ridicolo. L'abbiamo riscritta preservandone il senso ma con maggior sobrietà.

Ora rimettiamo insieme le 5 parti ed il risultato finale è il seguente:

Il vostro capo non potrà che esserne contento...

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mercoledì 25 febbraio 2009

Una CHECK-LIST per l'analisi di un testo.

In un precedente articolo di questa sezione, vi ho fornito una descrizione "qualitativa" del mio approccio al lavoro di riscrittura di un testo.

Tuttavia, mi sono reso conto che potrebbe essere molto utile fornire una "check-list" di tutti gli elementi che è opportuno verificare quando si analizza un testo.


VERIFICA DEI CONTENUTI:

  • Ci sono idee che non convincono o non correlate al tema?

  • Ci sono idee ripetitive?

  • Ci sono idee che evidenziano una forte contraddizione con altre idee?

  • Le idee sono formulate in modo chiaro e completo o sembra che manchi qualche elemento?

  • Risulta con chiarezza quali sono i punti principali?

  • C’è equilibrio nello sviluppo dei vari punti trattati?


VERIFICA DELL'ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI:

  • La suddivisione in capitoli, paragrafi, ecc... è efficace?

  • I diversi paragrafi sono ben collegati?

  • Nell'ambito di ogni paragrafo, le frasi sono connesse?

  • Ogni parte del testo ha un buon attacco e una buona chiusura?

  • Il contenuto sarebbe più efficace cambiando l’ordine di qualche parte?


VERIFICA DELLA CORRETTEZZA FORMALE LINGUISTICA:

  • L’ortografia delle parole è corretta?

  • Le frasi sono costruite in modo grammaticalmente corretto?

  • La punteggiatura è corretta e funzionale?

  • Ci sono sequenze di frasi troppo lunghe e contorte o monotone?

  • Le parole sono usate appropriatamente, nel loro significato corretto?

  • Ci sono concetti ridondanti e aspecifici, che non apportano maggiore informazione?

  • Ci sono ripetizioni ravvicinate di parole?


VERIFICA DELLA CORRETTEZZA FORMALE GRAFICA:

  • Tutti i grafici, le immagini e le tabelle sono coerentemente collocati nel documento?

  • La numerazione di grafici, immagini e tabelle è corretta?

  • Il testo è coerente sul piano grafico (font, stili, formato delle tabelle, stile della grafica...)?

  • Se il testo è navigabile internamente attraverso un insieme di link, tutti i link funzionano correttamente?
Quando si prende confidenza con il mestiere della scrittura, molti elementi di questa check-list vengono attuati in modo "quasi automatico"dalla nostra mente, mentre verifichiamo la trama del documento, allo stesso modo in cui un atleta esegue un gesto tecnico in un modo che sembra, appunto, automatico e naturale.
In realtà, sappiamo che l'atleta ha ripetuto quel gesto migliaia di volte in allenamento e solo questo gli ha permesso di acquisirlo ed eseguirlo con facilità.

Quando si inizia a scrivere documenti per ragioni professionali, usare una check-list come questa (non necessariamente questa) è veramente molto utile.
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giovedì 15 gennaio 2009

Esercizio di riscrittura n° 1

Vi propongo un primo testo abbastanza ostico, che necessita di una riscrittura.

L'integrazione Like Real Time è una proprietà della maggioranza dei connettori disponibili per Global Control Identity Manager.
Si intende con Like Real Time il fatto che il singolo connettore effettui un polling a frequenza elevata (tipicamente tra i 5 secondi e il minuto e comunque configurabile) delle variazioni avvenute sul sistema integrato.
Questo modello viene applicato solo per i sistemi per cui è disponibile una forma di Change Sheet su cui rilevare direttamente le differenze.
In ogni caso implica l'assenza di snapshot e comparazione della stesse ma solo l'integrazione via API o protocollo standard alla forma di Change Sheet disponibile sui vari sistemi.

La modalità di integrazione Like Real Time permette di avere molte e frequenti elaborazioni delle sole variazioni eventualmente intercorse dall'ultima esecuzione.
L'esistenza della modalità di integrazione Like Real Time garantita dai connettori, permette di gestire sulla base puntuale della singola entry la propagazione delle eventuali modifiche senza dover effettuare comparazioni o elaborazioni massive.
Sul piano architetturale la presenza dell'integrazione Like Real Time svincola la performance del sistema dal numero di entità complessive gestite lasciando solo la dipendenza dal numero di entità nell'unità di tempo modificate.
Questo è rilevante in quanto molti sistemi di provisioning di altri vendor si basano sulla comparazione di snapshot successive prelevate dai sistemi periferici ad intervalli regolari o schedulati. La comparazione di snapshot successive determina l'elenco delle modifiche da consolidare.

Questo testo presenta diversi difetti: punteggiatura imprecisa, ripetizioni farraginose, periodi poco chiari e soluzioni inessenziali al fine dell'illustrazione di una modalità, denominata Like Real Time, utilizzata per verificare le variazioni dei dati contenuti in un sistema informatico.
Chiunque lo esamini, dovrebbe essere scosso da un fremito di ribellione creativa!
Di seguito, suddividiamo il testo in 4 parti e proviamo a riscriverlo.

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PARTE 1

L'integrazione Like Real Time è una proprietà della maggioranza dei connettori disponibili per Global Control Identity Manager.

Si intende con Like Real Time il fatto che il singolo connettore effettui un polling a frequenza elevata (tipicamente tra i 5 secondi e il minuto e comunque configurabile) delle variazioni avvenute sul sistema integrato.
Questo modello viene applicato solo per i sistemi per cui è disponibile una forma di Change Sheet su cui rilevare direttamente le differenze.

L'integrazione Like Real Time (LRT) è una proprietà della maggioranza dei connettori disponibili per Global Control Identity Manager.
Con il LRT, il singolo connettore effettua un polling a frequenza configurabile (tipicamente tra i 5 secondi e il minuto) delle variazioni avvenute sul sistema integrato, laddove il sistema preveda una forma di Change Sheet su cui rilevare tali differenze.

Nella PARTE 1, l'aggetivo elevata "sa di marketing"... rispetto a cosa la frequenza di polling sarebbe "elevata" ? Quello che invece è veramente importante sottolineare è che la frequenza è configurabile entro un certo intervallo.
Anche il termine direttamente non risulta essenziale alla comprensione del concetto che vogliamo comunicare.


PARTE 2
In ogni caso implica l'assenza di snapshot e comparazione della stesse ma solo l'integrazione via API o protocollo standard alla forma di Change Sheet disponibile sui vari sistemi.
La modalità di integrazione Like Real Time permette di avere molte e frequenti elaborazioni delle sole variazioni eventualmente intercorse dall'ultima esecuzione.
L'esistenza della modalità di integrazione Like Real Time garantita dai connettori, permette di gestire sulla base puntuale della singola entry la propagazione delle eventuali modifiche senza dover effettuare comparazioni o elaborazioni massive.

La modalità LRT permette di avere frequenti elaborazioni delle sole variazioni eventualmente intercorse dall'ultima esecuzione; l'analsi è incentrata sulla base della singola entry e consente la propagazione delle eventuali modifiche senza dover effettuare comparazioni o elaborazioni massive.

All'inizio della PARTE 2, la parte in rosso è semplicemente poco chiara e non è utile alla comprensione del lettore: ho eliminato l'intero periodo. Nella parte finale ho "asciugato" il testo ed eliminato qualche fastidiosa ripetizione, ricorrendo anche all'acronimo LRT al posto della locuzione estesa Like Real Time.


PARTE 3
Sul piano architetturale la presenza dell'integrazione Like Real Time svincola la performance del sistema dal numero di entità complessive gestite lasciando solo la dipendenza dal numero di entità nell'unità di tempo modificate.

Il meccanismo LRT svincola la performance del sistema dal numero di entità complessive gestite, enfatizzando solo la dipendenza dal numero di entità modificate nell'unità di tempo .

All'inizio del terzo brano, la parte in rosso viene sostituita dal più snello Il meccanismo LRT.


PARTE 4
Questo è rilevante in quanto molti sistemi di provisioning di altri vendor si basano sulla comparazione di snapshot successive prelevate dai sistemi periferici ad intervalli regolari o schedulati. La comparazione di snapshot successive determina l'elenco delle modifiche da consolidare.

I sistemi di provisioning di molti altri vendor, si basano invece sulla comparazione di snapshot successive, prelevate dai sistemi ad intervalli schedulati; la comparazione tra due snapshot successive determina le modifiche da consolidare.

Il fatto che i sistemi coinvolti siano periferici, nulla aggiunge alla comprensione del concetto di LRT.
La locuzione "regolari o schedulati" è fuorviante; la schedulazione implica la possibilità di definire intervalli, sia regolari che irregolari.
In altri termini "schedulati" implica anche "regolari", non sono concetti alternativi.


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Adesso, mettendo insieme le 4 parti riscritte, si ottiene un testo piu' asciutto, snello ed essenziale rispetto a quello di iniziale. L'attenzione ad "asciugare" e "snellire" i testi verrà ossessivamente perseguita in questa sede... siete avvertiti!
Ovviamente potevo seguire altri criteri nel riscrivere il testo e non è detto che la soluzione indicata sia in assoluto la migliore... ogni writer può seguire un approccio personale in tal senso. Il risultato finale mi sembra comunque migliore rispetto al punto di partenza... se avete tempo e voglia, fatemi sapere cosa ne pensate.




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lunedì 12 gennaio 2009

Come approcciare gli esercizi di riscrittura

Gli esercizi proposti in questa sezione, presentano la seguente struttura:
  • viene proposto un testo da riscrivere;


  • il testo viene suddiviso in N parti (in genere 3 o 4 parti);


  • ogni parte viene visualizzata in corsivo e subito dopo viene proposta la sua riscrittura;


  • dopo la riscrittura, in verde, viene illustrato un commento sulle soluzioni che sono state adottate;


  • in rosso sono indicate parole o frasi chiave, sulle quali viene posta una particolare attenzione ai fini della riscrittura.


Questo semplice schema può essere molto utile per migliorare l'efficacia della propria scrittura.
Provate a seguire questo metodo ed eventualmente inviate i vostri post con delle soluzioni alternative rispetto a quelle che vi propongo.
Non esiste un solo modo di riscrivere un testo e il mio punto di vista è, per l'appunto, il mio.
Buona lavoro! Leggi questo articolo...

sabato 10 gennaio 2009

La riscrittura del testo non è un optional!

L'attività di rilettura e di riscrittura di un testo non rappresenta un'opzione desiderabile da mettere in atto quando avanza un pò di tempo, ma DEVE essere prevista come un'attività fondamentale e strutturata, dalla quale dipende la qualità del risultato del nostro lavoro.

Ci sono esempi molto illustri, di grandi autori di ogni epoca, che hanno dedicato alla rilettura e riscrittura dei loro testi una parte importante della loro espressione creativa.

L'esempio scolastico più clamoroso è forse quello di Alessandro Manzoni, che arriva alla stesura definitiva dei Promessi Sposi in un periodo temporale che inizia nel 1821 e termina nel 1840!

Un ben più modesto TW deve affrontare tale problema disponendo di tempi generalmente più stretti... per fortuna!

Come ci si organizza ? Come spesso accade in questo mestiere, non ci sono regole fisse e infallibili.
Io adotto questo schema: una volta giunto alla stesura sostanzialmente definitiva, chiedo ad un collaboratore di rileggerlo e di proporre le sue modifiche.

Quando si lavora per diversi giorni su un manuale si rischia di non riuscire più a vedere nemmeno gli errori più palesi.
Poi cerco di dimenticarmi (se le scadenze lo consentono...) di quel testo per qualche giorno, quindi lo ri-esamino, valuto le correzioni/variazioni proposte e se le condivido le integro nel testo; dopodichè mi concentro sulla riscrittura delle parti che lo richiedono.

E per "riscrivere" intendo fondamentalmente "asciugare" il testo da tutti gli elementi inessenziali: via gli aggettivi ridondanti, eventuali ripetizioni, periodi che in origine mi sembravano utili a puntualizzare un idea ma che successivamente si rivelano superflui.

Quando decido di snellire il testo, vuol dire che comunque "già funziona", che c'è tutta "la ciccia" che serve.

Questo schema sembra molto semplice e lineare e per me funziona.

Con l'esperienza, l'abitudine alla rilettura diviene una specie di "palestra del cervello" che si attiva automaticamente anche durante la fase di prima stesura; questo automatismo non si acquisisce facilmente, ma non è nemmeno una dote naturale.

E' qualcosa che tutti possono sviluppare scrivendo molto e abituando la mente a riconsiderare il periodo appena riscritto, per coglierne immediatamente le eventuali disarmonie.

In tal modo, quando si applica lo schema sopraindicato, sono già stati sanati i problemi più macroscopici.

Quando scrivo documenti tecnici in lingua inglese, l'applicazione rigorosa di questo metodo di lavoro è ancora più necessaria.

In tal caso, oltre a quanto già indicato, bisogna porre particolare attenzione all'efficacia della traduzione e il tempo necessario ad ultimare il processo di riscrittura è generalmente maggiore.

Non cedete alla tentazione di pensare che quet'attività sia una perdita di tempo... risparmiare un giorno di lavoro per poi accorgersi di aver redatto un documento impreciso e poco chiaro, non rappresenta un gran guadagno, ve lo assicuro.
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