mercoledì 16 luglio 2014

Limber Learning: una nuova piattaforma per la formazione a distanza

Limber Learning è una nuova piattaforma per la formazione a distanza/online.


E' un'idea che nasce quasi per gioco e anche per tentare di colmare un "vuoto", in un mercato della formazione assolutamente ipertrofico per quello che riguarda l'offerta di corsi e competenze "di base" ma non sempre adeguato in altre direzioni.

In questi 5 anni di blog ho affrontato spesso il problema della formazione nel campo della Comunicazione Tecnica, sottolineando quanto sia deficitaria la situazione italiana.

In Italia non esiste un percorso di formazione ufficiale per istruire i professionisti che devono occuparsi di realizzare i contenuti tecnici che dovrebbero accompagnare i prodotti delle nostre aziende.

Le uniche iniziative in questo settore sono ascrivibili alle attività di formazione proposte da aziende private o da associazioni di categoria come COM&TEC.

A livello Universitario non c'è praticamente nulla, ad eccezione di alcune iniziative "illuminate" ma limitate (sarei grato a chi volesse segnalarmi qualcosa che mi sia sfuggito), ma nulla che possa assomigliare ad un percorso organico, completo, almeno su base triennale.

Tutto ciò non è nemmeno lontano parente di quanto potete trovare nei paesi anglosassoni (dove esistono percorsi formativi di 3, 5 o 7 anni) o anche in Francia o in Germania o in altri paesi Europei.

E' una situazione incredibile, se pensiamo che l'Italia, nonostante tutti i suoi probemi, è un paese che:

- fa parte del G7
- è il secondo paese manifatturiero d'Europa dopo la Germania
- è all'ottavo posto, nel mondo, tra i paesi esportatori di merci

Inoltre nel mio ruolo di Technical Documentation&Training Manager in CrossIdeas, da più di 3 anni mi occupo anche di progetti di formazione (Formazione Finanziata, Formazione in Apprendistato) e sono entrato in contatto con realtà imprenditoriali importanti nel campo della formazione, toccando con mano quanto sia strategico questo settore per le aziende che vogliono aumentare la loro competitività in un mercato quanto mai difficile e sempre più globalizzato.

Ma ho anche toccato con mano la difficoltà delle aziende che hanno un profilo tecnologico medio-alto a reperire sul mercato un'offerta di formazione adeguata.

Da queste ed altre riflessioni ho preso lo spunto per partecipare in prima persona ad un'iniziativa, mettendo a disposizione le mie diverse competenze per realizzare Limber Learning.

Limber Learning (LL) è una piattaforma multi-disciplinare per la formazione online/a distanza, dove potranno essere erogati corsi che andranno a coprire diverse discipline (Psicologia, Diritto, Informatica, Comunicazione Tecnica, ...).

LL nasce sulla base di poche ma chiarissime idee.

La “formazione continua” è oggi un’esigenza strategica, in ogni campo abbiamo bisogno di aggiornamenti continui ma anche rapidi.

Aggiornamenti erogati in moduli ben definiti, di qualità, che possono essere fruiti da casa o dalla propria postazione di lavoro, abbattendo costi inutili, senza il bisogno di spostarsi in un luogo fisico per partecipare a una tradizionale lezione frontale.

LL è maggiormente orientata verso i professionisti:
  • che già operano in un certo settore e devono approfondire/selezionare le proprie competenze;
  • che vogliono aggiornare il proprio profilo professionale o acquisire nuove conoscenze per seguire i cambiamenti del mercato del lavoro.
Ovviamente ci sono già molte piattaforme attive per la formazione a distanza, ma la "unique selling proposition" di LL si basa le condizioni contrattuali che vengono offerte ai docenti e che nascono dalla consapevolezza che:
  • la qualità dei contenuti deve essere elevata;
  • la qualità dipende dalle competenze dei docenti;
  • la qualità deve essere ricompensata adeguatamente.
LL è giovanissima e molto deve ancora crescere. Per quanto concerne il mio ambito, già da Settembre spero di proporvi uno o due webinar gratuiti sulla Comunicazione Tecnica. Poi seguiranno altri contenuti.

Ovviamente il deficit di formazione nel campo della Comunicazione Tecnica non può essere colmato solo perchè esiste una nuova piattaforma online. E ben altre iniziative dovrebbero essere messe in campo.

LL è un tentativo, una proposta, un'area aperta a tutti quelli che pensano di avere qualcosa da proporre, una piattaforma già pronta ad ospitare contenuti interessanti e di qualità, perchè non ci si può sempre lamentare di "quello che manca" ma bisogna pur provare a fare qualcosa.

www.limberlearning.com

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lunedì 14 luglio 2014

Non perdete il Webinar di Mark Baker per STC France

Vi ho già parlato di Mark Baker e del suo blog, ma oggi vi invito a registrarvi per partecipare al Webinar proposto da STC France e condotto da Mark, intitolato:

Information Architecture: A Bottom-Up Approach

L'evento è in programma per domani, affrettatevi!
Per iscrivervi, seguite questo link. Leggi questo articolo...

domenica 13 luglio 2014

Nuove tendenze nella pubblicazione dei contenuti: più HTML/Mobile e meno PDF (seconda parte)

Completiamo con alcune considerazioni quanto abbiamo introdotto nel post precedente, utilizzando l'ottima infografica prodotta da DLC (Data Conversion Laboratory) sulla base di un survey condotto dalla CIDM.

Dei 15 punti evidenziati nell'infografica (qui disponibile in formato PDF), alcuni sono stati sinteticamente commentati nel post introduttivo (Q2, Q3, Q4), ma vi sono altri 6 punti che mi hanno particolarmente colpito.


Il trittico Q7, Q8 e Q9 fa emergere come poco meno della metà degli intervistati dichiara di disporre di contenuti digitali adatti a sostenere le logiche di business nei prossimi 2 anni.

Fra questi (risposta YES alla Q7) si evidenzia che i maggiori ostacoli in questa attività di definizione e aggiornamento dei contenuti sono le ridotte risorse in termini di budget (curca 49%) e di tempo di lavoro dello staff (circa 71%) per gestire questa evoluzione in casa, senza ricorrere a fornitori esterni.


La domanda Q11 invece fa emergere come i clienti abbiano le idee particolarmente chiare su cosa vogliono e si aspettano dalle aziende produttrici.

Contenuti disponibili su dispositivi Mobile (63%), topic-based (55%) e gli Help on Line immersi nelle applicazioni software (43%): chi segue questo blog sa che sto indicando questa direzione da parecchio tempo.

Solo il 22% circa delle risposte indica l'opportunità di "rivitalizzare" il formato PDF arricchendolo con funzionalità video e audio.


Infine, le ultime 2 domande.

La Q14 indica che le aziende sono orientate a sviluppare "in house" questi processi innovativi, magari dopo aver ottenuto da fornitori esterni un adeguato training relativo a metodologie e strumenti adatti a tale scopo. Solo il 6% delle risposte indica il ricorso a servizi in outsourcing.

Questo punto è un campanello d'allarme per tutte le aziende che forniscono servizi di documentazione tecnica e che nei prossimi anni potrebbero, se questi dati saranno confermati, trovarsi in una posizione scomoda.

Ovviamente i dati in esame sono riferiti al mercato USA, ma sappiamo che in ambito tecnologico quello che accade negli USA, dopo 4 o 5 anni accade anche qui.

Anche le risposte alla domanda Q15 fanno emergere che il cambiamento deve essere sostenuto sostanzialmente da elementi "interni" al sistema azienda (più persone e buoni strumenti, il supporto del management che deve essere convinto rispetto ai vantaggi futuri, il coinvolgimento dello staff nel variare metodi e approcci), mentre solo in ultima posizione si ravvisa la necessità di competenze esterne.

La mia esperienza professionale è in linea con l'idea di sviluppare la documentazione "in house" ma questa opzione è congruente nell'ambito di un'azienda ICT (o almeno così mi è sempre sembrato) mentre per altri tipi di aziende vorrei conoscere l'opinione di colleghi più impegnati di me nel gestire questo tipo di servizi in outsurcing.

Qui potete anche vedere una comparazione tra i risultati dei sondaggi del 2013 e del 2104, in cui si evidenzia l'evoluzione della tendenza.

In sintesi, direi che le tendenze che due anni orsono erano appena accennate, ora sembrano confermarsi.
Fra due o tre anni queste tendenza diventeranno "un mercato" e i clienti saranno sempre più convinti e strutturati nel richiedere documentazione tecnica nei nuovi formati di cui abbiamo parlato.

Già conosco la risposta di molti brillanti e pragmatici colleghi, ogni giorno impegnati nel produrre manuali stampabili secondo processi produttivi affidabili e tradizionali: "Quando ci richiederanno nuovi formati, provvederemo..." Ma quando i clienti ve lo chiederanno, non avranno voglia di aspettare...

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mercoledì 9 luglio 2014

Nuove tendenze nella pubblicazione dei contenuti: più HTML/Mobile e meno PDF (prima parte)

Pochi giorni orsono, Audiweb ha pubblicato i dati di navigazione su Internet da Mobile dai quali risulta che gli italiani navigano più da Mobile che da PC, circa 1 ora e mezza al giorno. Gli americani invece fanno di meglio e navigano, in media, sui dispositivi mobili per 2 ore e 51 minuti ogni giorno.

Inoltre, negli USA, gli investimenti pubblicitari su piattaforme Mobile, nel 2014, cresceranno dell'83%, come indicato da una ricerca di eMarketer.


Questi dati confermano la tendenze già indicate da alcuni analisti fin dal 2012 e di cui ho parlato ad Aix-en-Provence.

E confermano una delle idee fondamentali su cui si basano le mie riflessioni dalla fine del 2012: TUTTI i processi (produttivo-industriali, finanziari, commerciali, ...) DI OGNI GENERE, di qualsiasi livello o area tecnologica, sono già ora o saranno in futuro gestiti:
  • attraverso interfacce software
  • sempre più in modalità mobile
Ma un'ulteriore validazione di questa evoluzione ci viene fornita dalla CIDM (Center for Information-Development Management) che ha condotto un sondaggio relativo alle nuove tendenze nell'industria della Comunicazione Tecnica, in collaborazione con la DLC (Data Conversion Laboratory) che ha realizzato un'ottima infografica per evidenziare i risultati del sondaggio.

Quali sono i principali dati che emergono?

AUMENTA LA PUBBLICAZIONE DI CONTENUTI HTML

Il 69% dei 438 partecipanti al sondaggio, hanno dichiarato che nel 2014 intendono pubblicare i propri contenuti in formato HTML, attraverso il sito aziendale.
Nel 2013 questa intenzione era stata manifestata solo dal 23% degli intervistati, prevedendo di realizzare questa opzione nel giro di 2-3 anni.

DIMINUISCE LA PUBBLICAZIONE IN PDF

Analogamente mentre nel 2013 veniva prodotto il 92% dei contenuti in PDF e si prevedeva di scendere ad una quota dell'80% negli anni successivi, nel 2014 si scende al 90% e ad una previsione che non supera il 74% nel prossimo futuro.

I dati sono in linea con quello che avevo illustrato a Bologna, cioè una tendenza che nei prossimi anni vedrà il formato PDF ridurre la sua incidenza, pur senza sparire del tutto.

NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE TECNICA

Si rileva una tendenza evidente a confezionare contenuti tecnici in forme nuove:
  • Embedded user assistance: 60%
  • Mobile devices (eBook, Kindle, phone, tablets): 62%
  • Mobile applications: 53%
  • YouTube: 26%
  • Wikis: 22%
Le ultime 2 voci in lista le ritengo francamente trascurabili e destinate a ridursi nel prossimo futuro, per motivi che spiegherò in un prossimo articolo.

Ma vi invito invece a riflettere sui primi 3 punti.

Quando parliamo di "Embedded user assistance" parliamo principalmente di Online Help, argomento centrale del mio intervento alla conferenza di Bologna. Se, come abbiamo detto, i processi saranno sempre più governati via software, è normale immaginare che la documentazione per la gestione dei processi venga sempre di più "embedded" nel software di gestione.

Se poi utlizzeremo tali software sempre più frequentemente su piattaforme Mobile/Web, ecco che il secondo punto trova la sua giusta collocazione, così come il terzo.

Nel prossimo post analizzeremo qualche altro aspetto interessante, con l'aiuto della efficace infografica della DLC.




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mercoledì 2 luglio 2014

Every Page is Page One: il blog di Mark Baker

Stasera vi presento uno dei miei "Tech Comm Guru" preferiti: Mark Baker.

Il suo blog è Every Page is Page One e già dal titolo si intuisce l'approccio che Mark intende comunicare ai suoi lettori: i moderni paradigmi della comunicazione tecnica non sono più legati ad una espressione gerarchica e sequenziale delle informazioni, come in un tradizionale manuale stampabile, ma devono essere "pensati" in un modo diverso, per un uso diverso.

Seguo il suo blog dalla metà del 2012 e credo che sia uno dei "luoghi" più interessanti dove imparare ed attingere spunti nel mondo della Comunicazione Tecnica.

I suoi post sono in genere molto lunghi ma mai banali.

Se qualcuno mi chiedesse "Da dove inizio per navigare nel blog di Mark?", sarei in gran difficoltà nel dare una risposta.

Senza andare troppo indietro nel tempo, direi che uno dei post più "illuminanti" è quello in cui Mark espone la sua visione di "bottom-up architecture" per l'organizzazione dei contenuti.

Fin dalla fine del 2012 avevo iniziato a ragionare sulle tematiche che ho esposto a Bologna e, più recentemente, ad Aix-en-Provence e trovare nel lavoro di Mark delle conferme così aderenti ai miei intendimenti è stato molto confortante.

Un altro passaggio interessante lo potete trovare in un post del Luglio 2013 dove Mark spiega cosa sia il Minimalismo, una delle basi teoriche più importanti per costruire contenuti efficaci e "moderni".

Un altro concetto interessante è espresso in un post del Marzo scorso, quando Mark afferma (e poi spiega con grande efficacia) l'idea di "no right place for contents".

La potenza di questa espressione mi ha talmente colpito che gli ho chiesto il permesso di citarla nel TC Europe Colloquia di Aix-en-Provence, permesso che Mark mi ha gentilmente concesso.

Nella parte finale del suo ultimo post, Mark descrive concetti molto vicni a quelli espressi da me negli ultimi mesi e questo rafforza le ragioni della mia ricerca.

Le sue indicazioni sono spesso molto articolate, qualche volta anche corrosive rispetto ad alcuni luoghi comuni, ma difficilmente vi troverete delusi dalle sue argomentazioni, anche quando non sarete completamente d'accordo con lui.

Vi invito a seguire il blog di Mark Baker, c'è veramente molto da imparare.


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