Oggi mi è arrivato un regalo da Richard Hamilton, l'editore di Mark Baker.
Richard mi ha inviato il libro di Mark "Every Page is Page One" e la sua traduzione in Italiano, "Ogni pagina è la prima".
La traduzione in Italiano è stata realizzata da Gianni Angelini, un collega che ha scritto il libro "Il Comunicatore Tecnico" e che ha fatto parte anche del Direttivo della COM&TEC.
Mark sapeva che io avevo letto il suo libro in Inglese, ed ha chiesto alla casa editrice XML Press, nella persona di Richard, di contattarmi per una rilettura del lavoro di Gianni.
Vi ho più volte parlato di Mark, uno dei più brillanti ed originali esperti di Comunicazione Tecnica, dal quale ho imparato molto e che, attraverso il suo blog, mi ha offerto spesso spunti di riflessione ed analisi sempre molto interessanti.
E vi ho parlato anche del suo libro.
Ora che è disponibile anche la versione in Italiano, vi invito ad entrare più direttamente in contatto con le idee di questo autore mai banale, talvolta controcorrente, sempre pronto a confrontarsi con tutti sul suo blog, che talvolta ospita anche i miei commenti.
Nella prima parte del libro trovate, tra le altre cose, una premessa di Scott Abel e una lista di tutti coloro che hanno ispirato/influenzato Mark nella definizione dei contenuti del libro e nella successiva rilettura: date un occhio a questa lista e vi troverete tutti i maggiori esperti mondiali del settore.
Quando Richard mi ha chiesto di dare una mano e che la richiesta era arrivata direttamente da Mark, non ci ho pensato nemmeno un attimo.
Gianni ha fatto un ottimo lavoro e per me è stato un onore ed un piacere collaborare a questo progetto.
Leggete il libro, vi sarà utile.
A presto.
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mercoledì 27 giugno 2018
domenica 10 giugno 2018
DITA Open Toolkit: è stata rilasciata la versione 3.1
Vi segnalo rapidamente che è stata rilasciata la versione 3.1 del DITA Open Toolkit.
Come sapete, DITA è uno standard open source per la strutturazione e la pubblicazione dei contenuti.
Chiunque voglia prendere confidenza con lo standard, può scaricare il Toolkit, lo può installare e può utilizzare un editor XML tra i tanti presenti in commercio (a pagamento o free-ware).
Essendo DITA uno standard XML-based, in punta di teoria basterebbe anche un semplice editor di testo, ma è un approccio "alla Clint Eastwood", per "uomini duri".
Ma francamente scrivere DITA "a mani nude" (questa battuta la capiscono in pochi... arriva fra 5 minuti...) usando un semplice editor di testo, mi sembra un'approccio un poco scabroso.
Cosa troviamo nella versione 3.1?
Dalla release note mi sembra che siano state migliorate diverse cose, tra le quali:
Come sapete, DITA è uno standard open source per la strutturazione e la pubblicazione dei contenuti.
Chiunque voglia prendere confidenza con lo standard, può scaricare il Toolkit, lo può installare e può utilizzare un editor XML tra i tanti presenti in commercio (a pagamento o free-ware).
Essendo DITA uno standard XML-based, in punta di teoria basterebbe anche un semplice editor di testo, ma è un approccio "alla Clint Eastwood", per "uomini duri".
Ma francamente scrivere DITA "a mani nude" (questa battuta la capiscono in pochi... arriva fra 5 minuti...) usando un semplice editor di testo, mi sembra un'approccio un poco scabroso.
Cosa troviamo nella versione 3.1?
Dalla release note mi sembra che siano state migliorate diverse cose, tra le quali:
- una migliore gestione della visualizzazione di brani di codice (tag
) - una migliore gestione della produzione dell'output PDF
- migliorato il supporto a Lightweight DITA
Spero di aver veramente il tempo di poterci "giocare" un poco.
Se volete segnalarmi qualche osservazione, curiosità o altro su questa nuova versione, sono qua. A presto.
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Categoria:
Contenuti 4.0,
DITA,
Il mestiere del TW
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