martedì 19 luglio 2011

La Qualità nella documentazione tecnica: il processo di validazione di un documento

Questo post si riaggancia ad un filone al quale tengo molto e per il quale ho scritto molto in passato:

Lo Zen e la Qualità della documentazione tecnica
La Qualità della documentazione tecnica: Chiarezza e Sintesi
La Qualità non è un pranzo di gala
La Qualità della documentazone tecnica: la Leggibilità
La Qualità nella documentazione tecnica: lo scalpello di Michelangelo... o la sua mente?

Oggi voglio illustrare un altro aspetto che contribuisce in maniera decisiva ad incrementare la Qualità di un documento, cioè il processo di controllo e validazione che deve sempre essere implementato per ridurre al minimo sia gli errori sostanziali e di contenuto, sia quelli formali e linguistici.

Come sapete, di solito evito di parlare troppo in astratto di quello che le migliori teorie prevedono e suggeriscono, perchè in tal caso il rischio di friggere aria già fritta da altri si fa concreto.

Quindi vi racconto in che modo lavoro io quando devo documentare un prodotto software realizzato nella mia azienda.

Il processo di controllo e validazione nel mio caso prevede 3 figure standard:
  1. Writer
  2. Inspector
  3. Approver
Writer è colui che realizza materialmente il documento, relativo ad un determinato prodotto.

Inspector è usualmente colui che realizza il prodotto; nella letteratura anglosassone è anche indicato come SME (Subject Matter Expert).

Approver è di solito un Supervisore del SME, che è designato quale responsabile tecnico per la progettazione del prodotto.

Il Writer procede sulla base delle sue conoscenze dirette del prodotto e/o dei dati ricavati dalle interviste allo SME. Egli si occupa di definire e rendere facilmente comprensibili tutti gli aspetti funzionali del prodotto, nonchè di curare tutti gli aspetti formali, linguistici, grafici, stilistici e redazionali del documento.
Al termine, sarà compito dell'Inspector verificare che i contenuti del documento siano sostanzialmente congruenti alle caratteristiche tecniche effettive del prodotto. La figura dell'Approver ha il compito della revisione finale che certifica l'effettiva corrispondenza di quanto descritto, anche in funzione del suo ruolo di Supervisore.



Questo schema a 3 livelli si è rivelato semplice ed efficace. Aumentare a dismisura il numero di livelli di controllo non sempre migliora la Qualità del documento mentre è quasi sempre causa di ritardi nel suo rilascio ufficiale.

Tuttavia lo schema può essere "specializzato" al bisogno.
Dal 2008 io scrivo i manuali direttamente in inglese ma ho bisogno di un assistente "madre-lingua" che ripulisca i miei testi da qualche stortura linguistica. Questa figura coincide con quella di un Inspector "specializzato", che può intervenire sia prima che dopo l'Approver e che si occupa esclusivamente di implementare alcune tecniche di proofreading.



Questo semplice workflow prevede quindi 4 figure.

Un processo di questo tipo non assicura l'eliminazione di qualsiasi tipo di errore, ma di certo è in grado di risolvere un gran numero di difetti sostanziali e formali, aumentando senza alcun dubbio la Qualità del documento validato rispetto al documento di partenza. Leggi questo articolo...

lunedì 4 luglio 2011

Ora CrossIdeas è anche un open group su Linkedin!

All'inzio del mese di Giugno vi avevo annunciato la nascita di CrossIdeas.

Ora c'è anche un gruppo su Linkedin e se siete curiosi e volete sapere di cosa ci occupiamo, vi invito ad aderire:

http://www.linkedin.com/groups/CrossIdeas-Ideas-Identity-Access-Governance-3985170?gid=3985170&trk=hb_side_g

Vi aspettiamo! Leggi questo articolo...

domenica 3 luglio 2011

Sarebbe meglio non cambiare inutilmente il SUBJECT di una mail...

Scrivo e ricevo mail da anni, come credo molti di voi. Nel mio hard disk sono scrupolosamente catalogati e salvati decine di migliaia di messaggi, con periodici ed inesausti backup, il tutto finalizzato a poter rintracciare, al bisogno, quella particolare mail di lavoro o altro.

Ma ancora oggi, dopo anni di pratica in cui tutti noi avremmo dovuto imparare le regole di base, mi schianto contro coloro che CAMBIANO IL SUBJECT di una mail senza alcuna seria motivazione! Risultato? Viene interrotto il filo logico che lega un prolungato scambio di messaggi tra due o più persone e risulta quindi quasi impossibile impostare, a distanza di tempo, quei comodissimi filtri di ricerca imperniati su una o più parole chiave del subject medesimo!

Se il subject fosse rimasto intatto, sarebbe un gioco da bambini recuperare tutto il thread... ma se qualcuno, senza giustificato motivo, lo cambia... la faccenda s'intorbida!

La pensa come me anche Lynn Gaertner-Johnston che ha scritto un post sull'argomento sul suo blog.

In un post del Marzo 2010 avevo indicato, alla Regola n°2, la necessità di cambiare il subject SE E SOLO SE, scambiando numerosi messaggi con il/i vostro/i interlocutore/i, si verifica una decisa variazione dei contenuti rispetto alla fase iniziale dello scambio.

In fondo basta poco per evitare di complicarci inutilmente la vita! Leggi questo articolo...