sabato 9 novembre 2019

Minimalismo: mettiamo in ordine le idee

Vi segnalo questo articolo in cui Ferry Vermeulen intervista il Prof. Hans van der Meij, considerato il maggior esperto del Minimalismo.
E' un'occasione da non perdere, per due motivi:

  • Non capita spesso di poter accedere "direttamente" alla sorgente della conoscenza di un determinato argomento.
  • Sul Minimalismo c'è da sempre molta confusione... conviene chiarirsi le idee.
Il Minimalismo è una filosofia per la redazione dei contenuti che si basa su 4 principi:

  1. Orientato all’azione.
  2. Associazione tra lo strumento e il compito da eseguire. 
  3. Supporto al riconoscimento e alla risoluzione degli errori.
  4. Fornire all’utente le informazioni essenziali e lasciarlo libero di scoprire i dettagli in autonomia.

I primi due principi significano "orientati al processo" (Task Oriented)
Il terzo significa "risoluzione dei problemi" (Troubleshooting)
Il quarto significa "sintesi sul contesto" (Context Oriented)

Tutto semplice vero? Parrebbe di no.

Nell'ultima versione dello standard IEC IEEE 82079-1, al paragrafo 5.5.3 viene fornita una definizione di Minimalismo... vagamente imprecisa:

Minimalism is an approach to information for use that includes
critical information and the least amount of other information needed to be complete. Critical information includes the safe use of the product, the security of the information created with the product, or the privacy of the information created by or stored with the product.

Questa NON E' LA DEFINIZIONE DI MINIMALISMO... e credo che su questo punto ci siano pochi dubbi.

Il MInimalismo, peraltro, ha ispirato anche alcune caratteristiche di DITA, lo standard più diffuso al mondo per l'ingegnerizzazione dei contenuti.

Ad esempio, nella versione 1.3 di DITA, è stato introdotto il Troubleshooting Topic Type, che va a mappare proprio il principio n°3.

Quindi, andate sul sito di Ferry e seguite le risposte del Prof. Hans van der Meij.
A presto.


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