lunedì 2 marzo 2009

Soluzioni: uso delle tabelle.

Nella letteratura tecnica, l'uso delle tabelle può essere particolarmente efficace per comunicare le relazioni che intercorrono tra due o più entità.

Non siamo generalmente allenati ad esaminare una situazione, un contesto, una descrizione e a riconoscere la struttura relazionale dei diversi elementi in essa coinvolti.

Di contro, è molto comune trovarsi a leggere una descrizione estesa di un'insieme di relazioni che spesso conduce il lettore in un gorgo in cui annegare può sembrare il minore dei mali!

Un esempio? Eccolo:

"... l'architettura proposta è caratterizzata da 3 parametri (A, B e C); nel caso in cui la piattaforma si trovi nello stato di sviluppo, la terna di parametri assume i valori 1, 1 e 0. Se si trova nello stato di collaudo, i parametri valgono 1, 0 e 0.
Quando la piattaforma viene portata nello stato di esercizio, i tre parametri vengono posti a 1..."

Si può fare di meglio ? Si... con una tabella!

Ma ora esaminiamo un secondo esempio ...eccolo:
"... le statistiche ci indicano che, ad un anno dal conseguimento della laurea, i laureati in Ingegneria che ottengono un contratto a tempo determinato sono il 57% ed un contratto a tempo indeterminato è appannaggio del 29%.
A due anni le percentuali si modificano passando, rispettivamente, al 61% e al 32%. A tre anni, siamo al 55% e al 41%. Come vanno le cose per i Fisici ? Ad un anno, 39% e 7%; a due anni 59% e 18%; a tre anni, 45% e 48%.
Per i Chimici, dopo un anno, 18% e 5%; dopo due, 39% e 22%; dopo 3 anni, 40% e 50%.
E come vanno le cose per le facoltà umanistiche ? Prendiamo in esame Scienze Politiche, Giurisprudenza e Lettere.
Per Scienze Politiche, ad una anno della laurea le percentuali sono sconfortanti: il 20% riesce ad ottenere un contrato a tempo determinto e soli il 2% a tempo indeterminato.
A due anni, le percentali salgono di poco, 28% e 8%.
Al terzo anno, 33% e 15%.
Per Giurisprudenza... "
Che ne dite ? Io mi sono già perso... E L'HO SCRITTO IO!
Anche qui, una tabella sarebbe in grado di coniugare sintesi e semantica, guidando l'occhio del lettore a cogliere i dati essenziali, senza disperderli in un periodo iper strutturato.

I due esempi proposti servono a focalizzare un'idea che ritengo fondamentale: non si deve MAI costringere il lettore ad uno sforzo superfluo, rispetto a quello strettamente necessario, per comprendere il concetto che vogliamo comunicare.
In altri termini... SEMPLICITA'!
Questa idea chiave, che a me sta molto a cuore, verrà spesso riproposta in questo blog e la ritroveremo anche nei post relativi all'uso dele immagini.
Scrivere "complicato" non è sinonimo di maggior cultura o di fine intelligenza, anzi.
Un TW deve trasmettere concetti spesso complessi nel modo più chiaro e diretto possibile, senza stravolgere i contenuti ma proponendoli in una forma essenziale e completa... e una tabella è spesso una buona alleata!

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