mercoledì 26 febbraio 2014

TC Europe Colloquia - 25/4/2014 in Provenza: ci sarò anche io

Il prossimo 25 Aprile 2014, ci sarà l'edizione annuale del TC Europe Colloquia ad Aix-en-Provence.


Stimolato da un invito ricevuto dalla dott.ssa Flacke, in occasione della conferenza di Bologna per il decennale COM&TEC, ho presentato un paper che, bontà loro, è stato giudicato interessante.

Quindi in Provenza ci sarò anche io, con un intervento intitolato:

Skills and Tools for Technical Communicators in Web 2.0 era

Le precedenti edizioni sono state organizzate a Parigi (2010), Bruxelles (2011), Aveiro (2012) e Bruxelles (2013).

TC Europe è una delle maggiori organizzazioni europee per la promozione della professione della Comunicazione Tecnica. La sua mission è delineata di seguito:
The objectives of TCeurope are:
  • to represent our members at the European level;
  • to improve the quality of technical documentation in general;
  • to promote a more intensive exchange of information and knowledge between specialists in technical communication in Europe;
  • to standardize qualifications for technical communicators in Europe and to improve vocational, academic and further training in all European countries;
  • to develop and share a European market for jobs and services in technical communication;
  • to promote and actively support societies for technical communication in those European countries where national societies are still lacking or where existing organizations need assistance.

 
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domenica 16 febbraio 2014

Dal "monolite" ai "moduli", ovvero come definisco i miei Topic: prima parte

Fino ad ora ho cercato di spiegare i vantaggi implicati da una produzione della documentazione imperniata sulla modularità dei contenuti, abbandonando un approccio "Word based" o, in più generale, rifuggendo da qualsiasi strumento WYSIWYG (What You See Is What You Get).


Tengo a precisare che questi vantaggi non appartengono all'empireo delle MIE OPINIONI soggettive, non sono concetti contrattabili, sono elementi che possono essere QUANTIFICATI sul piano economico.

In uno dei prossimi post tornerò a tirare fuori "i numerelli" che supportano queste affermazioni, ma allora sorge una domanda semplice:

Perchè non scriviamo documentazione nel modo giusto e si continua a farlo nel modo sbagliato?

Semplicemente perchè il 90% delle aziende (e scrivo 90 perchè sono ottimista), NON CONOSCE le metodologie, gli strumenti, i protocolli, le tecnologie che consentirebbero vantaggi economici non banali.

Dobbiamo avere contenuti modulari, topic-based, riusabili, perchè solo in questo modo possiamo:
  • pubblicare contenuti per documenti diversi, in formati diversi e per media diversi;
  • legare i contenuti modulari secondo schemi diversi per contenitori diversi;
  • importare/ri-definire/integrare contenuti diversi provenienti da sorgenti diverse;
  • usare Templates e regole per guidare più redattori verso la produzione di contenuti coerenti e consistenti con le policy aziendali;
  • scambiare contenuti definti attraverso tecnologie standard per abbattere i costi di gestione;
  • recuperare efficentemente le informazioni;
  • tradurre efficentemente i contenuti in diverse lingue.
Su alcuni di questi aspetti mi ero già espresso, ma è bene puntualizzare con maggiori dettagli questi elementi, come farò nei prossimi articoli.

Ora però facciamo un passo indietro. Ormai siamo convinti di dover passare "dal monolite" al "modulare".


Ma come? Con quale criterio "spezziamo il monolite"? Come riorganizziamo i contenuti per seguire un approccio topic-based? Che caratteristiche dovranno avere i nostri topics?

C'è da divertirsi! Alla prossima!





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domenica 2 febbraio 2014

Dalla scrittura monolitica alla scrittura modulare, ovvero lavorare "a strati"

Nel post precedente ho provato a chiarire definitivamente un aspetto fondamentale nello sviluppo della documentazione modulare, relativo al disaccoppiamento tra lo strato dei contenuti e lo strato della loro rap-presentazione, attraverso il concetto di "foglio di stile" CSS (Cascading Style Sheet) ben noto ormai da alcuni anni a coloro che si occupano di contenuti per il Web.

Questi due strati sono INDIPENDENTI.

Quindi posso, con N diversi CSS, fornire N distinte rap-presentazioni formali/editoriali SENZA MODIFICARE I CONTENUTI. Quando dobbiamo esportare i nostri contenuti verso l'esterno, ci possono essere altri "livelli di formalizzazione" che possono entrare in gioco.

Il primo livello è rappresentato dalla scelta del CSS.

Un altro livello è dettato dal FORMATO di output che vogliamo ottenere (ad esempio, un PDF, un DOC o un formato Web, come protrebbe essere Web Help o HTML5).

Se poi nel secondo livello scegliamo un formato Web, ad esempio nel caso di un Help on Line (HOL) in formato HTML5, allora dovremo andare a gestire anche il "look&feel" o "skin" di questo oggetto.

Quest'ultimo livello può risultare fondamentale, ad esempio, quando è necessario "brandizzare" un HOL con il logo e i colori aziendali del vostro cliente o quando si devono introdurre o mascherare una serie di elementi nell'architettura dell'HOL.

Senza entrare nei dettagli di tutti questi aspetti, possiamo però già osservare come il principio della "modularità" e "dell'indipendenza tra diversi strati" attraversa più ambiti del processo redazionale dei contenuti tecnici.

Qui mi riallaccio alla mia tesi per cui oggi non si può parlare più di "technical writer" come colui che opera solo e soltanto sui contenuti "puri", ma di "technical communicator" con uno skill estremamente composito e multidisciplinare, perchè egli deve poter gestire tutti gli aspetti di quel processo editoriale che porta a formalizzare contenuti tecnici nella modalità adatta all'utente target.

Quindi tutto si lega: non si può parlare di documentazione modulare se non parliamo di CCMS, cioè degli strumenti che consentono di manipolare TUTTI GLI STRATI che intervengono nel processo redazionale. E non si possono gestire i diversi strati se non si conoscono le metodologie, le tecnologie e gli standard coinvolti.

Il concetto da focalizzare è, in estrema sintesi, il seguente: al termine di un processo editoriale che si basa sul riuso di contenuti modulari, il "documento" finale sarà dato dalla "sovrapposizione" di diversi "strati/elementi" INDIPENDENTI che vanno a "vestire" i contenuti "puri". Leggi questo articolo...