Una delle questioni che spesso ci poniamo nell’attività di modularizzazione dei contenuti riguarda “la granularità” di un topic, cioè la dimensione dell’unità informativa che stiamo costruendo.
E’ possibile determinare la “giusta dimensione” di un topic o di un set di topic?
E siamo certi che valga la pena investire le nostre energie in questa direzione?
Queste sono le domande principali che si pone Mark Baker in uno dei post più interessanti che ho avuto modo di leggere ultimamente sul suo sito e al quale vi rimando per una lettura integrale.
Di seguito, vi propongo invece la mia riflessione (le immagini, molto efficaci, le ho prese dal post di Mark).
Idealmente, ci piacerebbe definire una situazione "standardizzata", che potesse andare bene per qualsiasi lettore.
Ma di solito la realtà è diversa.
Lettori diversi potrebbero desiderare diverse quantità di informazioni.
Anche considerando un solo lettore, potremmo scoprire che tale lettore desidera quantità di informazioni diverse in tempi diversi.
Se, ad esempio, devo installare una pompa di sollevamento nel mio giardino, devo sapere fondamentalmente solo 3 cose: come posizionare la pompa (verticale/orizzonatle), come collegarla all’alimentazione elettrica, come collegarla al tubo di scarico.
Ma dopo N ore di funzionamento, avrò anche bisogno di leggere le indicazioni per la manutenzione.
Ecco un semplice esempio in cui il medesimo lettore (io), nel medesimo contesto, avrà bisogno, in 2 momenti/eventi diversi, per due task diversi, di due set informativi diversi.
Questo è il senso di ciò che io intendo per un approccio context/event/task driven.
Volendo generalizzare, le informazioni necessarie per i nostri scopi possono trovarsi in un unico contenitore o possono provenire da contenitori diversi
La lettura è un viaggio di scoperta, e spesso quello che si scopre è che abbiamo bisogno di più informazioni di quanto ci potevamo aspettare. Spesso, dobbiamo leggere molte informazioni prima di giungere al “nucleo” infomativo che risolve effettivamente il nostro problemaQuello che Baker indica con il termine wayfinding è sostanzialmente diverso per ogni lettore ed è una combinazione unica:
- di ciò che non sappiamo,
- di ciò che stiamo cercando di fare
- di ciò che non abbiamo capito dopo la prima lettura
… ma in realtà, molto spesso, è fatto in questo modo:
L’ultimo diagramma sembrerebbe implicare una buona chiave di lettura: il focus non dovrebbe essere incentrato sulla ricerca di un corretto “topic-sizing” ma nel rendere il wayfinding del lettore attraverso le informazioni meno caotico e più semplice.Questa visione tende ad armonizzare la dicotomia tra navigazione e la lettura.
Generalmente, la navigazione “tra i contenuti” è di competenza degli architetti dell’informazione mentre "la lettura dei contenuti" attiene al contenuto in quanto tale, che è di competenza dei redattori.
Ma forse è ora di abbandonare l’idea di separare lettura e navigazione: sono attività integrate, navigo per trovare qualcosa che mi serve e in base a quello che trovo decido se navigare ulteriormente, cioè mi muovo attraverso “insiemi di contenuti” utilizzando anche motori di ricerca e social media.
Mark Baker usa un’espressione efficace, che potremmo tradurre “navigare seguendo gli indizi”… ed è esattamente quello che facciamo di solito.
Quindi, più che lavorare sulla “dimensione dei topic” dovremmo iniziare a ragionare sul concetto di “unità di navigazione efficace”, cioè un set informativo “abbastanza grande” da ospitare “tutto quello che serve” o almeno provare a tendere verso questo obiettivo.
Ora provo a definire meglio quello che credo di aver capito del post di Mark, dandone la mia interpretazione attraverso 3 soli concetti molto schematici:
MOLTI TOPICS “PICCOLI” = INFORMAZIONE POLVERIZZATA che richiede molti link di navigazione per “tenere insieme” i pezzi
POCHI TOPICS “GRANDI”= navigazione ridotta ma spesso l'informazione “efficace” che serve al lettore è DISPERSA in un “volume” eccessivo
NAVIGAZIONE EFFICACE = pochi topics progettati per essere “auto-consistenti” e “chiusi”, cioè della dimensione giusta per esprimere ognuno compiutamente un argomento/concetto, ma pensati per essere “in relazione” tra loro, laddove la “relazione” si esprime:
- nella “navigazione” tra i topic
- nella “complementarità” tra i topic
- nella “sfericità” dei due elementi precedenti, che identificano lo spazio in cui il wayfinding dell'utente è efficace, cioè riesce a soddisfare il bisogno informativo variabile dell'utente (che varia in funzione di diversi fattori)
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