martedì 12 aprile 2016

Nuovo report della DCL/CIDM per il 2016: tendenze nella Comunicazione Tecnica (prima parte)

Tra i tanti account Twitter che seguo, quello della DCL (Data Conversion Laboratory) è tra i più attivi.

I sondaggi della DCL, realizzati in collaborazione con la CIDM (Center for Information Development Management) sono un punto di riferimento per la nostra professione, su scala mondiale.

E' recente la nuova infografica relativi alle tendenze del 2016, basata su 22 quesiti.

Ed è interessante prendersi un poco di tempo per poterla confrontare con i risultati che vi ho proposto negli anni scorsi, in particolare nel 2014.

Di seguito, vi propongo alcuni spunti, come sempre non esaustivi.

Q2: circa la metà dei partecipanti lavora nell'industria del software, circa un decimo in quella delle telecomunicazioni, circa un ventesimo si occupa di documentazione delle macchine e dei semiconduttori, ma molti altri settori sono presenti, se pur con percentuali molto ridotte.

Q3: l'80% degli intervistati produce principalmente manuali utente e circa il 60% lavora per produrre "user assistance"; in questa voce vanno a finire diversi tipi di "embedded documentation", in particolare gli Help on Line. Ma anche i Video sono in crescita, il 33% circa rispetto al 27% del 2014. In calo invece la voce Training Materials, ora al 31% rispetto al quasi 37% del 2014. Questo dato è in linea con le nuove tendenze per cui le aziende si stanno organizzando per produrre training continui sui propri prodotti, sfruttando le tecnologie della FAD on-line (Formazione a Distanza).

Q5 e Q6: in questa coppia c'è uno dei risultati più interessanti: il formato PDF è ancora "the king" ma nei prossimi 2-3 anni si prevede un calo del 35% (ne abbiamo parlato spesso su questo blog, PDF è destinato a divenire solo uno dei tanti, possibil formati), mentre avanzano tutte le modalità web e mobile, che sono intrecciate con la tematica del Dynamic Delivery.

Q9 e Q10: si sta iniziando a ripensare la documentazione per il Mobile e per il Cloud (qui entra pesantemente in campo il problema del Dynamic & Continous Delivery). Tra 3 o 4 anni le pecentuali che vediamo in questo sondaggio saranno almeno raddoppiate, accetto scommesse. Qui i contenuti vanno gestiti in base a divesi criteri, ma direi che 3 concetti di base sono decisivi: single source + conditional filtering + CSS. Ergo, tutti i vecchi contenuti che non entrano in questo schema  sono probabilmente inutilizzabili, vanno ripensati.

Q11: anche per la comunicazione tecnica stanno entrando in campo i Social Media, soprattutto Twitter, soprattutto per catturare l'attenzione del cliente su temi e concetti specifici, non solo di puro marketing. Quindi dovremo riparlare di Minimalismo?

Per ora mi fermo qui. Vi invito ad intervenire, fatemi sapere come la pensate, magari come state operando nella vostra azienda.

Seguirà la seconda parte.

Condividi


Articoli correlati per categorie



1 commento:

Petra Dal Santo ha detto...

Ciao Alessandro, molte grazie per aver condiviso e commentato questo interessante report.
Da qualche tempo a questa parte mi sto occupando del tema comunicazione tecnica e social network, e posso confermare che anche in Italia le aziende stanno iniziando a utilizzare in particolare Facebook e Twitter per fornire assistenza ai clienti (Social Customer Service) - in realtà in molti casi le aziende non hanno agito in modo proattivo, ma risposto ai clienti che - per ottenere risposte più veloci e precise - hanno iniziato a bypassare i canali tradizionali (call center, ecc.), rivolgendo quesiti via social network. E' chiaro che anche in questi casi l'abbattimento dei silos organizzativi e informativi aziendali, e la disponibilità di knowledge base condivise rappresentano il presupposto per fornire al cliente risposte coerenti ed efficaci.
Ai primi dell'anno abbiamo realizzato con Video Maker di Schio (VI) un video per il nostro cliente Sicutool: anche i nostri colleghi di Video Maker ci hanno confermato che stanno registrando un incremento nella domanda di video (casi d'uso, tutorial) da pubblicare sui social network per la diffusione costante nel tempo di contenuti tecnici - in chiave SEO e di intercettazione della domanda latente.

Posta un commento