venerdì 15 maggio 2009

Scelta del font in un documento: introduzione

Quando ci si trova a scrivere un documento tecnico, è necessario ponderare la scelta della tipologia di caratteri (font) da utilizzare.
Tale scelta potrà dipendere:

  • da un insieme di norme e consuetudini tipografiche "classiche";
  • dal contesto-target nell'ambito del quale il documento verrà fruito e dai relativi, eventuali, standard riconosciuti per la redazione dello stesso;
  • dalle nostre personali preferenze.

Ad esempio, se si deve scrivere un documento scientifico da proporre in un consesso accademico, si dovranno seguire le regole standardizzate che si adottano in quel contesto.
Credo di non aver mai letto un'abstract, relativo a contenuti tecnico-scientifici, che non fosse scritto in Times New Roman.

Se si deve scrivere una tesi di laurea, si può scegliere un pò più liberamente, pur nel rispetto di un set di regole che generalmente sono indicate dal professore che vi assegna la tesi.

Se ci si sposta in una zona "di confine" tra il documento tecnico e il documento di marketing, come un Case Study o un White Paper, si rileva una maggiore "libertà formale" e non di rado ho letto documenti di questo tipo scritti in Arial o Verdana, oltre che nel più classico Times New Roman.

Non è inusuale trovare un documento tecnico che utilizza più di un font.
Io personalmente, quando scrivo un manuale, utilizzo generalmente tre font:

  • Tims New Roman (dim. variabile) per i titoli dei capitoli e i paragrafi (max. 5 livelli di titoli);
  • Verdana (dim. 10) per il corpo del testo;
  • Arial (dm. 10) per i dati inseriti nelle tabelle.

Se poi devo proporre, magari nelle Appendici, il listato di un file di configurazione, utilizzo il Courier New (dimensione 8). Perchè non scelgo il super-classico Times New Roman per il corpo del testo ?

Quando scriviamo un documento dobbiamo anche tener presente che il lettore potrebbe leggerlo a video, in formato elettronico, o in formato cartaceo dopo averlo stampato.
Questo aspetto, spesso non abbastanza considerato dai TW meno avveduti, incide più di quanto si pensi sulla leggibilità del documento.
Io sono convinto che chi usa i miei manuali, nella maggioranza dei casi, li legge direttamente "a video" e ritengo il Verdana più leggibile su schermi di ogni tipo.
Non a caso, il Verdana è un carattere estremamente comune per la costruzione di contenuti Web.

Inoltre, oltre alla scelta di uno o più fonts, va valutato l'effetto prodotto da altre opzioni tipografiche che i programmi di video-scrittura mettono a disposizione (grassetto, inclinato, sottolineato, ...).

Tali opzioni possono aiutare a ravvivare il flusso del documento, richiamando l'attenzione del lettore, come fa un abile oratore variando il ritmo, il tono e il timbro della voce per "agganciare" l'attenzione dell'uditorio.
Tuttavia, se si eccede nell'uso e nella varietà di tali possibilità, si rischia di "tramortire" il lettore con un eccesso di soluzioni tipografiche che possono scatenare un indesiderato "effetto confusione".

Ad esempio, in questo blog scrivo tutti i post in Verdana-grassetto, su uno sfondo chiaro, perchè ritengo che possa facilitare la lettura (e se non siete d'accordo... segnalatemelo!).

Nei prossimi post proverò a delineare gli elementi chiave di questa tematica, senza alcuna pretesa di esaurirla in ogni suo aspetto e ben lieto se vorrete propormi ulteriori contributi.

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