giovedì 15 gennaio 2009

Esercizio di riscrittura n° 1

Vi propongo un primo testo abbastanza ostico, che necessita di una riscrittura.

L'integrazione Like Real Time è una proprietà della maggioranza dei connettori disponibili per Global Control Identity Manager.
Si intende con Like Real Time il fatto che il singolo connettore effettui un polling a frequenza elevata (tipicamente tra i 5 secondi e il minuto e comunque configurabile) delle variazioni avvenute sul sistema integrato.
Questo modello viene applicato solo per i sistemi per cui è disponibile una forma di Change Sheet su cui rilevare direttamente le differenze.
In ogni caso implica l'assenza di snapshot e comparazione della stesse ma solo l'integrazione via API o protocollo standard alla forma di Change Sheet disponibile sui vari sistemi.
Leggi questo articolo...

lunedì 12 gennaio 2009

Come approcciare gli esercizi di riscrittura

Gli esercizi proposti in questa sezione, presentano la seguente struttura:
  • viene proposto un testo da riscrivere;


  • il testo viene suddiviso in N parti (in genere 3 o 4 parti);


  • ogni parte viene visualizzata in corsivo e subito dopo viene proposta la sua riscrittura;


  • dopo la riscrittura, in verde, viene illustrato un commento sulle soluzioni che sono state adottate;


  • in rosso sono indicate parole o frasi chiave, sulle quali viene posta una particolare attenzione ai fini della riscrittura.


Questo semplice schema può essere molto utile per migliorare l'efficacia della propria scrittura.
Provate a seguire questo metodo ed eventualmente inviate i vostri post con delle soluzioni alternative rispetto a quelle che vi propongo.
Non esiste un solo modo di riscrivere un testo e il mio punto di vista è, per l'appunto, il mio.
Buona lavoro!

sabato 10 gennaio 2009

La riscrittura del testo non è un optional!

L'attività di rilettura e di riscrittura di un testo non rappresenta un'opzione desiderabile da mettere in atto quando avanza un pò di tempo, ma DEVE essere prevista come un'attività fondamentale e strutturata, dalla quale dipende la qualità del risultato del nostro lavoro.

Ci sono esempi molto illustri, di grandi autori di ogni epoca, che hanno dedicato alla rilettura e riscrittura dei loro testi una parte importante della loro espressione creativa.

L'esempio scolastico più clamoroso è forse quello di Alessandro Manzoni, che arriva alla stesura definitiva dei Promessi Sposi in un periodo temporale che inizia nel 1821 e termina nel 1840!
Leggi questo articolo...

mercoledì 7 gennaio 2009

TW... chi è costui ?

La citazione del Don Abbondio di Alessandro Manzoni mi sembra quanto mai adatta a descrivere lo stato d’animo dell’interlocutore di turno che mi chiede di cosa mi occupo nel mio lavoro.
Del resto … “ingegnere” è una parola che si capisce, ammantata anche da un alone di quasi-santità che tradizionalmente incute un certo timore.

Se dici in giro che sei un ingegnere, nessuno fa domande o corruga le sopracciglia, perché l’ingegnere, anzi “l’Ingegnere”… E’ ! Non c’è bisogno di argomentare, convincere, spiegare.

MA “TECHNICAL WRITER” ? E come glielo spiego ?
Leggi questo articolo...

domenica 4 gennaio 2009

Mi presento

Mi chiamo Alessandro Stazi, ho 42 anni e sono laureato in Ingegneria Informatica.
Fino al 2005 non avevo mai conosciuto un Technical Writer… poi lo sono diventato!

E lo sono diventato per far fronte alle esigenze dell’azienda in cui lavoro, che mi ha proposto di re-inventarmi in un ruolo inaspettato.

Bisognava riorganizzare completamente tutto il settore della documentazione dei prodotti aziendali, nonché re-impostare tutti i processi di produzione della medesima.

Elaborare nuovi contenuti, ridefinire standard formali, immaginare contenitori, ingegnerizzare i processi di raccolta e classificazione delle informazioni che poi conducono alla definizione di un manuale d’installazione, di una scheda tecnica o di un getting started.

Tutto questo…senza alcuna formazione specifica!

Del resto è noto che gli ingegneri non abbiano mai avuto molta confidenza con le lettere, anche se Carlo Emilio Gadda, in tal senso, ci riscatta tutti.
Leggi questo articolo...

venerdì 2 gennaio 2009

Babele è un’opportunità… non una punizione.

« Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese del Sennaar e vi si stabilirono.
Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento.
Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non dispenderci su tutta la terra". Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: "Ecco, essi sono un popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro". Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città.
Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra

(dalla Bibbia, libro della Genesi 11, 1-9)


Tra i racconti della Bibbia, il mito di Babele è certamente tra i più affascinanti.
L'interpretazione ortodossa di tale racconto, conduce all'idea che Dio punisce lo stolto orgoglio degli uomini, rei di voler costruire una torre alta fino al cielo, dando origine alle diverse lingue del mondo e impedendo in tal modo che i costruttori possano collaborare tra loro.


Leggi questo articolo...