In più di un'occasione, in questo blog, vi ho proposto dei contenuti organizzati secondo il paradigma della check-list. Questo approccio è largamente usato nella manualistica tecnico/scientifica e militare.
Vi siete mai chiesti il perchè? Sarà un capriccio o c'è un motivo?
Ovviamente il motivo esiste ed è ben noto a chi si occupa di "comunicazione efficace". Una check-list consente un impatto molto chiaro e diretto sul lettore; permette di destrutturare un concetto complesso in un certo numero di concetti più semplici, facilita la lettura e la comprensione, agevola una comunicazione più incisiva.
E allora perchè non le usiamo? Semplicemente perchè non ci hanno insegnato ad usarle. Solo quando cominciamo a leggere/scrivere documenti in ambito professionale cominciamo ad apprezzare questo modo di organizzare le informazioni.
Una lista può essere utile per descrivere una procedura, elencare le caratteristiche di un prodotto, riassumere alcuni concetti di base e... MA COME STO SCRIVENDO?
No, no... ricominciamo... dunque dicevamo che una lista può essere utile per:
- descrivere una procedura
- elencare le caratteristiche di un prodotto
- riassumere alcuni concetti di base
CHIARO? Come... "NON E' CHIARO"?
Allora... mangiamo qualcosa.
Ci vorrebbe una bella ricetta... dunque... facciamo degli spaghetti all'Amatriciana? Fidatevi di me, i miei avi vengono proprio da Amatrice, sono un "guru" della materia.
Per 4 persone, prendiamo 500 g di spaghetti, 125 g di guanciale, 100 g di pecorino, 400 g di pomodori pelati, 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva, ... NO... QUESTO NON E' IL MODO GIUSTO... forse è meglio così:
Ingredienti (per 4 persone):
- 500 g di spaghetti
- 125 g di guanciale
- 100 g di pecorino grattugiato
- 400 g di pomodori pelati
- 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
- 1 bicchiere di vino bianco
- 1 peperoncino
Procedimento per la cottura:
Consigli:
- Si usa il guanciale e NON LA PANCETTA, altrimenti NON E' L'AMATRICIANA!
- La proporzione di 4:1 tra la pasta ed il guanciale E' SACRA E INVIOLABILE!
- La salsa dell'Amatriciana NON SI FA CON LA CIPOLLA!
MA NON AVEVAMO INIZIATO IL POST parlando delle check-list?
OVVIAMENTE la ricetta dell'Amatriciana è solo un pretesto; le ricette per cucinare sono il classico contesto in cui si apprezza l'uso delle liste.
Ma l'esempio è utile anche per focalizzare come si usa la punteggiatura in questo contesto, argomento sempre molto controverso nei diversi manuali di stile che ho spesso consultato per risolvere i miei dubbi.
Io ho deciso dopo diversi tentativi di regolarmi in questo modo:
Ed ora provate a cucinare l'Amatriciana... poi fatemi sapere!
sabato 8 maggio 2010
Le liste per comunicare con efficacia... e per gli spaghetti all'Amatriciana!
Categoria:
Il mestiere del TW
2 commenti:
ciao Alessandro,
è da un po' che ho letto questo tuo post e che ci penso su.
Sono tendenzialmente d'accordo con te però ti porto un esempio diverso tanto per discuterne un po' insieme.
Resto nel campo delle ricette citando un libro piuttosto piacevole scritto da Allan Bay. Si tratta di "77 ricette perfette", sottotitolo: "spiegate per filo e per segno, nessuno può sbagliare".
Diciamo che in questo libro (che si legge come un romanzo) sono spiegate tecniche e ricette. L'idea alla base è che una volta capite, non serve neppure più andarsela a guardare.
Certo, ammetto che una check-list almeno degli ingredienti sarebbe utile, ma questo libro si rivolge ad un utente base e si presenta in modo accattivante e divertente. Ti viene voglia di cucinare! Tieni presente che non ci sono foto, né disegni. Se mai ti capitasse di leggerlo, secondo me rappresenta un buon esempio di quello che potrei definire "manuale alternativo specifico per l'utente un po' pigro e completamente digiuno di tutto". Penso che segmentare i lettori per andare incontro alle loro esigenze dovrebbe essere un'indicazione del marketing perché se anche hanno già comprato magari non ricompreranno la prossima volta :)
Ciao Barbara. Non ho letto il libro di cui mi parli ma ho preso appunti e appena entro in una libreria lo cerco. I tuoi post sono sempre molto interessanti. Vedo che sei molto sensibile al tema di differenziare gli schemi di comunicazione rispetto al tipo di target da raggiungere.
Mi piacerebbe studiare questo tema, proprio perchè, come ti ho spiegato, nel mio lavoro devo lavorare nell'ottica diametralmente opposta. Tanto lavoro, risorse umane e di tempo mai adeguate, contenuti estremamente complessi da semplificare quanto più possibile perchè devo scrivere un manuale buono sia per l'utente esperto che per quello sedicente tale.
Ma non credo che finirò i miei giorni nel mondo ICT... ho ancora speranza! :-)
Ciao.
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