In questo post vi presento una metodologia per la realizzazione di un Manuale di Collaudo, basata sullo standard ESA PSS-05-0 Issue2.
Questo standard, implementato dalla Agenzia Spaziale Europea (ESA) per il test del software prodotto per i progetti ESA, si compone di diverse parti.
La parte più interessante è costituita dalla procedura suggerita per definire l'insieme dei test da effettuare, che può essere adottata anche per collaudare sistemi diversi da un software.
Questo approccio si basa su un'astrazione molto efficace relativa al seguente concetto generale: dato un generico sistema da collaudare, come si può descrivere lo "spazio dei test" che consente di verificare TUTTE le funzionalità di tale sistema?
La risposta coincide con la necessità di strutturare lo "spazio dei test" in una gerarchia ad albero.
Il nodo radice dell'albero (nodo celeste) rappresenta il sistema da collaudare.
Dal nodo radice possono derivare N nodi (nodi arancio) di primo livello. Ad ogni nodo di primo livello corrisponde una macro-funzionalità.
Ogni macro-funzionalità può essere destrutturata in più nodi di secondo livello (nodi blù) che individuano dei sottoinsiemi funzionali specifici nell'ambito della macro-funzionalità.
Ogni nodo di secondo livello può a sua volta essere caratterizzato da un set di nodi di terzo livello (nodi rossi), che rappresentano le funzionalità specifiche da testare singolarmente.
In questo schema, possono bastare 3 livelli di gerarchia per ottenere già una buona descrizione dello spazio dei test. Tuttavia, nessuno proibisce di ampliare tale spazio in ulteriori livelli gerarchici.
In alcuni contesti, ad esempio, i nodi di terzo livello possono rappresentare degli insiemi funzionali ancora troppo complessi per individuare una procedura di test univoca.
Quindi, per ogni nodo di terzo livello si dovrà scendere sul quarto livello per individuare le funzionalità specifiche da testare singolarmente.
Al termine, la singola funzionalità verrà testata attraverso una "scheda di test" che riassume tutti i passi necessari ad effettuare il collaudo di quella specifica funzionalità. Nella figura proposta possiamo contare 21 nodi rossi di terzo livello, che corrispondono a 21 test distinti. Se siamo stati bravi a disegnare l'albero, basterà superare con successo 21 test per collaudare l'intero sistema.
Come credo sia facile intuire, questo schema è applicabile a situazioni diversissime e astrae rispetto alle specifiche modalità operative di effettuazione di un test, ma serve a descrivere l'intero "spazio dei test" che deve essere esplorato per collaudare un generico sistema.
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