martedì 21 maggio 2013

L'Esattezza secondo Calvino: un insegnamento anche per la comunicazione tecnica

Ho spesso sostenuto che la "scrittura tecnica" è un tipo di scrittura molto specialistica, ma sempre di scrittura trattasi, non nasce su Marte e non è "altro" rispetto alle regole generali, di base, della buona scrittura.

Un calciatore, un pugile o un maratoneta praticano tutti la corsa di fondo, se pur con modalità diverse, perchè la corsa di fondo è un buon esercizio di base per migliorare la resistenza organica di qualsiasi atleta; allo stesso modo, un comunicatore tecnico dovrebbe, di tanto in tanto, riprendere confidenza con i classici.

E la lezione sull'Esattezza di Italo Calvino è particolarmente interessante per un comunicatore tecnico.

Per questo vi segnalo un bell'articolo di Alessandro Lucchini, uno dei pochi "guru" italiani della scrittura su web dai cui scritti molto ho imparato quando, nel 2005, ho iniziato ad occuparmi di comunicazione tecnica ed ho trovato nella Palestra della Scrittura un luogo dove ho rubato/assorbito idee e ispirazioni che spero di aver messo a frutto, almeno in parte.

Lucchini parte dal nucleo della lezione di Calvino sull'esattezza:

"... Esattezza vuol dire per me soprattutto tre cose:
1) un disegno dell’opera ben definito e ben calcolato;
2) l’evocazione di immagini visuali nitide, incisive, memorabili;
3) un linguaggio il più preciso possibile come lessico e come resa delle sfumature del pensiero e dell’immaginazione."

...e poi alza lo sguardo su aspetti dell'uso della lingua che sono parte viva anche della nostra quotidianità e che spesso ci sgomentano, come il seguente:

"Per mancanza di moneta divisionale i pazienti solventi sono pregati di presentarsi allo sportello muniti della suddetta."
... e pare che Munch, dopo aver letto questo, abbia dipinto il suo "Urlo"!

Cosa è l'Esattezza per un Com Tec? Per me significa:

1) scrivere tutto e solo quello che serve per comunicare un concetto
2) rafforzare quello che scrivo con supporti visuali (grafici, tabelle, immagini) che facilitino la comprensione del concetto
3) realizzare quanto ai punti 1 e 2 con la massima sintesi e proprietà di linguaggio, semplificando all'osso la struttura della frase

In particolare, estrapolo un brano dal testo originale di Calvino:
"... le lingue naturali dicono sempre qualcosa in più rispetto ai linguaggi formali, comportano sempre una certa quantità di rumore che disturba l’essenzialità dell’informazione...".

In molte occasioni vi ho indicato come abbattere il rumore della comunicazione sia l'aspetto FONDAMENTALE della comunicazione tecnica.

Come vedete, le idee di Calvino possono servire anche per scrivere della buona comunicazione tecnica.

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2 commenti:

barbara ha detto...

Ottimo post, complimenti! Il "rumore", tutto quello che non serve, va eliminato anche nelle illustrazioni.

Alèxandròs ha detto...

Giustissimo Barbara. Non sai quante volte mi trovo a discutere sul fatto che magari si vogliono eliminare immagini/screenshot utili alla comprensione di un concetto mentre in altre occasioni (tipicamente nelle presentazioni) si usano immagini o diagrammi incomprensibili. Come sai, io non sono un esperto di grafica, mi arrangio per necessità come posso. Sarebbe bello se potessimo organizzare un focus sul "rumore nelle immagini". Magari hai già scritto qualche post sul tuo blog che può essermi sfuggito. In caso fammi sapere e mi faccio carico di segnalarli qui da me. Oppure, se vuoi fare un post (o più di uno) direttamente qui, sei la benvenuta! Io su questa cosa del "rumore" ci torno periodicamente perchè "...dallo e dallo... si piega anco lo metallo!!". Ciao!

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