Scrivere bene... non basta per il “manuale perfetto”, ma è il primo passo.
Cosa serve per scrivere una buona documentazione tecnica?
L'argomento non è certo nuovo e le risposte abbondano.
Se guardiamo ai nostri colleghi americani, ma anche ai tedeschi, più vicini a noi, salta però all'occhio una differenza fondamentale rispetto alla generale situazione italiana: in quegli ambienti professionali si è affermata da tempo l'idea che anche la scrittura tecnica debba rispondere a metodi ben precisi.
Certo, anche noi comunicatori tecnici italiani sappiamo che... "bisogna essere chiari", "scrivere un manuale di istruzioni non è come scrivere un romanzo", magari "meglio non usare il gerundio"...
Ma cosa ci manca veramente per fare il salto di qualità e avvicinarci ai migliori standard dei paesi più avanzati nella nostra professione?
L'Associazione italiana di comunicazione tecnica (COM&TEC) si è posta questa domanda e la risposta è il progetto dell'Italiano Tecnico Semplificato (ITS®), nato nel 2013 e vicino alla prima
edizione pubblica.
Il progetto di COM&TEC ha però caratteristiche completamente diverse, perché nasce direttamente dall'esperienza dei comunicatori tecnici e punta a fornire uno strumento pratico di lavoro per tutti i colleghi.
L'idea alla base del progetto è nata pensando al Simplified Technical English, che da tempo offre un modello molto interessante e complesso di linguaggio controllato per la comunicazione tecnica.
Rispetto a questo modello, ci siamo dati un obbiettivo più modesto, in base alle nostre forze, ma con in mente anzitutto l'efficacia pratica del progetto per la realtà professionale italiana.
Abbiamo perciò formato un gruppo di lavoro composto da comunicatori tecnici (redattori e traduttori), che rappresentano due punti di vista che si completano a vicenda:
- il punto di vista dei redattori, che vorrebbero scrivere manuali chiari e non ambigui, con testi corretti ed efficaci;
- il punto di vista dei traduttori, che si aspettano testi in italiano ben strutturati, perché questo è essenziale per tradurli bene.
Le regole riguardano la costruzione delle frasi, l'uso delle forme verbali e, più in generale, l'uso delle parole. Ci sono cose come:
- seguire l'ordine soggetto-verbo-oggetto;
- usare i verbi in forma attiva;
- indicare un oggetto specifico sempre con lo stesso nome;
- ecc...
Per questo, molte norme sono studiate nella forma di "consigli", che lasciano aperta la possibilità alle prevedibili eccezioni richieste dalla lingua italiana.
Insomma, l'ITS non vuole essere una cosa complicata, che fa perdere tempo e richiede troppo sforzo per applicarlo davvero nel lavoro di tutti i giorni. Le regole sono accompagnate da diversi esempi di testi prima e dopo il "restyling", in modo che sia immediato l'effetto dell'applicazione delle regole e sia facile ricordarle.
Oltre alle regole, abbiamo pensato di aggiungere qualche altro "aiuto": per esempio, criteri razionali nell'uso delle parole ambigue, a vantaggio della chiarezza ma anche per aiutare la traduzione assistita, e qualche indicazione su parole “vietate”, nel senso che, pur essendo frequenti nell'uso comune, è meglio evitarle del tutto nel linguaggio tecnico, perché inutili.
Il progetto ITS sta coinvolgendo diversi soci di COM&TEC, che contribuiscono con la propria esperienza diretta.
Per tutelare i risultati del loro lavoro, a beneficio dell'intera categoria, l'associazione ha deciso di registrare il marchio ITS®. Questa mossa ha recentemente creato un po' di scompiglio nel (piccolo!) ambiente della comunicazione tecnica italiana. Qualcuno sta già tentando di sfruttare la situazione a proprio vantaggio, rilanciando il nome "Italiano tecnico semplificato" come proprio.
Al di là dell'evidente violazione dei diritti di COM&TEC, questo la dice comunque lunga sul fatto che il nostro ambiente professionale sia ormai maturo per introdurre metodi e regole su questi aspetti "di base" del nostro lavoro.
Da parte di COM&TEC non possiamo quindi che sentirci lusingati da queste, seppur improprie, attenzioni al nostro progetto.
La nostra speranza è che l'ITS, una volta reso pubblico, sia davvero d'aiuto alla comunità dei colleghi comunicatori tecnici, e faccia avanzare di un passo la nostra comune professionalità.
1 commento:
Progetto complesso ma molto interessante e di notevole portata.
La peranza è che possiate ottenere un risultato pratico, fruibile ed efficace.
In bocca al lupo.
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