mercoledì 23 settembre 2009

Ancora sugli acronimi ... e affini

In questo post, che conclude il trittico composto dagli articoli del 12 Agosto e del 18 Agosto, vi propongo alcune annotazioni da tenere a mente.

Un acronimo può essere influenzato dalla lingua d'origine.

In Italia abbiamo sempre sentito parlare dell'OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina), ma nei paesi anglosassoni avremmo sentito parlare di PLO (Palestine Liberation Organization).

Così come in Francia sentirete indicare come SIDA la malattia che tutto il resto del mondo chiama AIDS (Acquired Immune Deficency Syndrom).

Quindi si deve porre attenzione, in alcuni casi, all'utilizzo dell'acronimo espresso nella forma più adatta alla lingua di chi poi dovrà interpretarlo, anche perchè molti acronimi sono diventati ormai di uso comune, al punto che qualcuno li usa alla stregua di "parole" vere e proprie (USA, JFK, RAM, CD, FIAT, ENEL, ONU, FAO, ...).

In molti settori tecnico/scientifici esistono regole specifiche e acronimi/sigle "speciali" che devono essere appropriatamente utilizzati.

Nel campo della Chimica, ad esempio, il Rame è Cu (dal latino Cuprum), l'Oro è Au (Aurum), il Carbonio è C (Carbonium) e l'Elio è He (Helium).
Il Metano è CH4 (derivante direttamente dalla formula di struttura del Metano, la cui molecola è formata da un atomo di Carbonio e 4 di Idrogeno).
I CloroFluoroCarburi (i composti responsabili del buco dell'Ozono, scoperti negli anni '30 del secolo scorso), vengono indicati con un acronimo "vero e proprio", CFCs, derivante dall'espressione inglese (Chlorofluorocarbons).
Gli isotopi di uno stesso elemento vengo indicati dal nome stesso dell'elemento seguito da un codice numerico o, equivalentemente, dal simbolo dell'elemento preceduto dal suddetto codice numerico.

Ad esempio:
Carbonio 14 --> 14C
Elio 3 --> 3He

Come vediamo quindi, in quest'area esiste un set di regole per la nomenclatura di elementi sempici e dei composti, che sono regole PROPRIE E SPECIFICHE di questo settore.

Questa osservazione può essere ritenuta valida in ogni altro campo.

In ambito commerciale/legale, ad esempio, è largamante usata, soprattutto nel mondo anglosassone, la & ('e' commerciale) per associare due o tre nomi/soggetti che identificano il nome di una società.
Ad esempio, Goldman&Sachs (G&S), Dolce&Gabbana (D&G), AT&T e così via.

Nell'ambito della Fisica, le diverse grandezze fisiche vengono espresse secondo le regole previste dal Sistema Internazionale.

Questi e altri esempi che potrei continuare ad esporre, ci indicano chiaramente che quando ci apprestiamo a scrivere un documento tecnico relativo ad un ambito ben definito, dobbiamo conoscere le regole di nomenclatura e le convenzioni simboliche proprie di quell'ambito.

A QUESTO PUNTO... abbiamo finito con gli acronimi? OVVIAMENTE NO!

Ma spero che i concetti basilari esposti possano aiutarvi ad eliminare almeno gli errori più comuni, che spesso mi capita di rilevare.
Per poter sopravvivere "nell'inferno degli acronimi", vi segnalo due siti che possono essere utili:

www.acronyma.com

www.pchell.com/acronyms

Se ne trovate altri, segnalatemeli!

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