domenica 17 febbraio 2013

Come si forma un Comunicatore Tecnico: seconda parte... ossia "il bruco e la farfalla"

Prima di iniziare lo sviluppo di questo tema, dobbiamo risolvere un problema di base.

Cosa intendiamo per Comunicatore Tecnico? E' solo uno mero sinonimo di Scrittore Tecnico, tradotto dall'inglese Technical Writer? O è una figura evoluta rispetto al tradizionale TW?

E se è vera quest'ultima ipotesi, si diventa Com Tec se e solo se prima si è stati TW o ci potrebbero essere contaminazioni diagonali meno semplici da comprimere in questo schema troppo lineare?

In diverse occasioni ho espresso la mia opinione in merito, ma ora è proprio il casi di ribadirla e argomentarla meglio.

La definizione tradizionale indica nel Technical Writer colui che  crive i testi dei  manuali che accompagnano prodotti e apparecchiature di ogni genere. Il suo lavoro consiste nella realizzazione di diverse tipologie di documenti.

È una figura professionale potenzialmente molto trasversale, che opera a contatto con gli ingegneri e i tecnici dei reparti di sviluppo e produzione, ma può collaborare anche con gli uffici commerciali per la compilazione di bandi di gara o con l'area marketing per la realizzazione di un Case Study o di un White Paper.

Fino alla fine degli anni '80 del secolo scorso, questa definizone era perfetta e potevamo chiudere il post, senza avere null'altro da dire.

Ma poi è arrivata Internet, l'iper-testo, le interfacce grafiche, le animazioni 3D, i video, You Tube, i blog, i social networks. Gli studi sul cervello, la psico-neurologia e prima ancora la semiologia ci assicurano che la comunicazione verbale e scritta rappresentano solo una minima parte del modo in cui comunichiamo.
E poi sono arrivate nuove metodologie per l'organizzazione della informazioni e nuovi tool per la gestione integrata delle medesime. L'usabilità e l'ergonomia hanno influenzato il modo di progettare i prodotti e di decriverli. E poi altre cose ancora, che proverò a mettere in fila nei prossimi post, se pur brevemente.

Ed ecco che la definizione classica, così rassicurante, vacilla. Non basta più. Non copre tutti i fronti.

Se sto facendo un Video Tutorial che illustra la procedura per montare e configurare la centralina di controllo dell'impianto fotovoltaico, non sto "scrivendo" un manuale ma SICURAMENTE mi occupo di "comunicazione tecnica".

Se sto facendo una presentzione PPT che illustra i vantaggi di una certa soluzione, non sto scrivendo una scheda tecnica, ma qualcosa di molto più complesso ed è SICURAMENTE "comunicazione tecnica".

Il "bruco" Technical Writer non c'è più, se non nella tradizione e nella memoria di tecniche e metodologie di riferimento comunque sempre valide, oggi è il tempo della "farfalla" Comunicatore Tecnico, che ancora scrive documenti ma è chiamato ad occuparsi anche di altri paradigmi espressivi.

Nel 2005 ho iniziato da autodidatta questa professione e ricadevo perfettamente nella definizione di Technical Writer, poi mi sono accorto che evolvevo verso "altro" che è ANCHE e ANCORA scrittura ma NON SOLO scrittura.

A partire da questo punto, scopriremo che la figura del Com Tec racchiude profili professionali anche molto diversi e sarà più semplice provare a definire quanta e quale formazione necessita.

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