giovedì 21 febbraio 2013

Un post di Francesco Vignotto sulla Qualità dei contenuti per Google

Vi segnalo un articolo interessante scritto da Francesco Vignotto su un tema che mi è molto caro: la qualità dei contenuti, anzi la Qualità, con la Q maiuscola.

In questo post, Francesco inizia ad illustrare il modo in cui Google valuta il livello qualitativo di quello che pubblichiamo in rete non solo sulla base delle caratteristiche "oggettive" del famoso algoritmo Panda, ma anche sulla base di "percezioni soggettive" affidate ai "quality raters", operatore umani opportunamente addestrati e impiegati da Google a tale scopo.

Spesso, nel passato, si è cercato di fornire regole asettiche o modelli matematici per descrivere/misurare, alcuni possibili "attributi" della qualità di quello che scriviamo (un esempio per tutti: gli Indici di Leggibilità).

Ma raramente si tiene invece conto di parametri deduttivi, dell'inferenza che il lettore opera sui contenuti, della percezione dei medesimi.

Aldilà della struttura oggettiva dei contenuti e della loro caratterizzazione linguistica-grammaticale-formale, è interessante indagare il modo in cui li recepiamo anche attraverso altri filtri.

Francesco propone anche un corso on line di scrittura Web.

Se vi interessa l'argomento, date un occhio alla sua proposta.

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