giovedì 15 marzo 2012
Nuove frontiere per la manualistica
Prendo lo spunto da un'articolo apparso oggi su Repubblica per aprire uno spiraglio sull'area della produzione di documentazione multi-canale e delle relative tecnologie. Sto seguendo e studiando questo tema, sempre più attuale ed in rapidissima evoluzione, da almeno 12 mesi e ora che mi sono chiarito un pò le idee sto preparando una serie di articoli a tema. Prossimamente su questi schermi... ciao!
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Il mestiere del TW
domenica 11 marzo 2012
Come tradurre un manuale tecnico scritto in LaTeX

Il procedimento per tradurre un manuale redatto in LaTeX mantenendo la formattazione originale non è così complicato come potrebbe sembrare.
Esistono vari strumenti gratuiti e open source che rendono la vita dei traduttori più agevole.
LaTeX è un linguaggio di markup usato per la preparazione di testi complessi, soprattutto in ambito matematico e scientifico, poiché consente un’estrema precisione nell’impaginazione.
È distribuito come software libero e si basa sul programma di tipografia digitale TEX, creato nel 1978 da Donald Knuth, un celebre studioso e professore d'informatica degli Stati Uniti.
Una curiosità: la pronuncia esatta è /latek/ e non /latecs/, perché poiché il nome TEX deriva dalla radice della parola greca τέχνη, (techne) che significa arte, tecnica, tecnologia. La X presente nel nome è dunque la lettera greca “chi” maiuscola (Χ) la cui grafia si confonde con quella della “ics” dell’alfabeto latino.
I file LaTeX sono file di testo semplice che seguono una formattazione particolare, con etichette e codici di controllo. A colpo d’occhio non è sempre facilissimo distinguere quali parti costituiscono il contenuto traducibile e quali no. Un’ulteriore difficoltà è rappresentata dal fatto che normalmente un manuale complesso non è formato da un solo file TEX, ma da una struttura di cartelle in cui sono annidati diversi file insieme alle corrispondenti illustrazioni.
L’opzione più immediata sarebbe quella di aprire i file che costituiscono il manuale con un editor di testo traducendoli uno per volta. Tuttavia con questa procedura è facile commettere errori, cancellando ad esempio parti di codice, oppure saltando elementi traducibili. Anche per questo motivo, nell’ambito della traduzione tecnica si è soliti usare strumenti di traduzione assistita, ovvero programmi che immagazzinano le frasi tradotte in un database allo scopo di riutilizzarle.
Ciò garantisce maggiore uniformità, consente di non tradurre due volte i testi ripetuti (sempre abbondanti nei manuali tecnici), permette di elaborare tutti i singoli file in un colpo solo e agevola il lavoro del traduttore perché gli presenta soltanto le parti traducibili del testo. Il problema è che il programma più usato nel settore, SDL Trados, non è in grado di aprire il formato LaTeX. Per meglio dire, è in grado di aprire file di testo, ma senza distinguere le parti traducibili dal resto. Fortunatamente esistono due strumenti gratuiti che vengono in aiuto dei traduttori:
- Tortoise Tagger
- OmegaT
In un secondo momento si può usare uno strumento di traduzione assistita in grado di elaborare file Word o RTF con etichette di Trados, come appunto SDL Trados, Wordfast o memoQ, solo per citarne alcuni fra i più noti.
In alternativa, si può usare OmegaT, un potente strumento di traduzione assistita gratuito e open source, che non ha nulla da invidiare ad altri programmi commerciali più blasonati. In questo caso, ha il vantaggio di leggere direttamente i file TEX, bloccando le parti di codice e quindi impedendo di fatto al traduttore di corrompere il contenuto del file TEX originale.
Dalla versione 2.3.0 OmegaT preserva anche le linee commentate all’interno del codice LaTeX, che spesso contengono informazioni utili a chi deve pubblicare il manuale. Il flusso di lavoro è quello standard di ogni progetto realizzato con OmegaT. Nella finestra dell’editor, verrà visualizzato solo il testo traducibile e tutto il codice sarà occulto.
Per conoscere i due procedimenti dettagliati s’invita alla lettura della versione estesa di questo articolo:
Come tradurre un manuale scritto in LaTeX, pubblicata sul sito di Qabiria.
Per saperne di più su OmegaT si consiglia la lettura del primo libro in italiano sull’argomento:
Guida completa a OmegaT: tecniche, trucchi e consigli per traduttori e PM, disponibile sia in formato paperback che come e-book. Leggi questo articolo...
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Open Blog Guests
sabato 10 marzo 2012
Saper scrivere... il Glossario: quarta parte
Dopo i 3 precedenti articoli:
Saper scrivere... il Glossario: prima, seconda, terza parte...
... oggi chiudiamo la serie indicando una soluzione semplice per la gestione ed il mantenimento del Glossario.
Molti pensano che un Glossario debba essere un oggetto molto statico che, una volta definito, non necessiti di manutenzione. In alcuni casi questo può essere vero, ma nel caso della documentazione tecnica associata ad uno o più prodotti che evolvono e si modificano, può essere necessario prevedere degli aggiornamenti.
Se usate un CMS, probabilmente disponete di dati destrutturati che vengono aggiornati e riassemblati con procedure automatiche e la gestione dell'evoluzione di un Glossario, così come quella di altri documenti, è abbastanza semplice.
Se non disponete di un CMS, probabilmente avete diversi documenti con diverse copie del Glossario. Quando una o più voci vanno aggiornate, dovete aprire tutti i documenti e riportare le modifiche in modalità manuale.
A volte esiste un Gloss. GENERALE, che comprende tutti i termini classificati, ed una serie di Gloss. SPECIFICI di ogni singolo manuale/prodotto, che identificano un sottoinsieme dei termini indicati GENERALE.
Per tenere "in ordine" un Glossario del tipo appena indicato, la mia collega Alessandra, che mi aiuta nella gestione della documentazione aziendale, ha adottato un modo elementare quanto efficace.
Ha utilizzato N+1 fogli Excel, ove:

Quando una definizione deve essere aggiornata, verrà aggiornata sul 1° foglio e, grazie alle funzioni automatiche di Excel, l'aggiornamento verrà riportato in tutti i fogli interni in cui quella definizione è presente.
Analogamente, per l'aggiunta di una definizone ex-novo.
La lista dei termini è ovviamente in ordine alfabetico e nella seconda colonna sono elencati i prodotti/manuali in cui quel termine di Glossario è presente.
Si può fare di meglio? Forse si, ma questo metodo è implementabile molto facilmente ed ottiene lo scopo di mantenere un "master" del Glossario aggiornabile con poco sforzo. Leggi questo articolo...
Saper scrivere... il Glossario: prima, seconda, terza parte...
... oggi chiudiamo la serie indicando una soluzione semplice per la gestione ed il mantenimento del Glossario.
Molti pensano che un Glossario debba essere un oggetto molto statico che, una volta definito, non necessiti di manutenzione. In alcuni casi questo può essere vero, ma nel caso della documentazione tecnica associata ad uno o più prodotti che evolvono e si modificano, può essere necessario prevedere degli aggiornamenti.
Se usate un CMS, probabilmente disponete di dati destrutturati che vengono aggiornati e riassemblati con procedure automatiche e la gestione dell'evoluzione di un Glossario, così come quella di altri documenti, è abbastanza semplice.
Se non disponete di un CMS, probabilmente avete diversi documenti con diverse copie del Glossario. Quando una o più voci vanno aggiornate, dovete aprire tutti i documenti e riportare le modifiche in modalità manuale.
A volte esiste un Gloss. GENERALE, che comprende tutti i termini classificati, ed una serie di Gloss. SPECIFICI di ogni singolo manuale/prodotto, che identificano un sottoinsieme dei termini indicati GENERALE.
Per tenere "in ordine" un Glossario del tipo appena indicato, la mia collega Alessandra, che mi aiuta nella gestione della documentazione aziendale, ha adottato un modo elementare quanto efficace.
Ha utilizzato N+1 fogli Excel, ove:
- nel 1° foglio Excel ha riportato TUTTI i termini (più di 70) del Gloss. GENERALE
- negli altri N fogli, i Glossari SPECIFICI di ogni Manuale
Quando una definizione deve essere aggiornata, verrà aggiornata sul 1° foglio e, grazie alle funzioni automatiche di Excel, l'aggiornamento verrà riportato in tutti i fogli interni in cui quella definizione è presente.
Analogamente, per l'aggiunta di una definizone ex-novo.
La lista dei termini è ovviamente in ordine alfabetico e nella seconda colonna sono elencati i prodotti/manuali in cui quel termine di Glossario è presente.
Si può fare di meglio? Forse si, ma questo metodo è implementabile molto facilmente ed ottiene lo scopo di mantenere un "master" del Glossario aggiornabile con poco sforzo. Leggi questo articolo...
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Saper scrivere
mercoledì 7 marzo 2012
Open Blog: benvenuto a Marco Cevoli
All'inizio del 2011 avevo presentato il progetto Open Blog ed oggi vi presento un nuovo ospite, Marco Cevoli.
Marco è un lettore puntuale di questo blog ed è principalmente un traduttore tecnico professionista, ma non solo.
Ha un Master in Design e Produzione Multimediale presso il centro Universitario La Salle di Barcellona.
E' laureato con lode in Lingue e Letterature straniere presso l’Università Cattolica di Brescia (con una tesi sui problemi traduttologici del doppiaggiocinematografico).
Traduce come freelance dal 1997.
In Spagna, dopo quattro anni in una multinazionale del gruppo Bertelsmann a capo del reparto traduzioni, ed alcuni incarichi come consulente strategico, decide di mettere a frutto le conoscenze del settore
fondando Qabiria insieme ad altri due soci.
In Qabiria prosegue l’attività di formatore e consulente, senza abbandonare tuttavia la traduzione tecnica da spagnolo, inglese e tedesco.
Ha partecipato come relatore a varie conferenze, fra cui quelle organizzate da ProZ a Barcellona, Vienna e Roma (2009-2011), al Translation Forum Russia (2009 e 2010) e al Localization World di Barcellona (2011).
Nella mia personale visione delle cose, i traduttori tecnici fanno un lavoro estremamente affine a quello del comunicatore tecnico. Entrambi usano la lingua in modo efficace per spiegare concetti spesso complicati in modo quanto più sintetico e semplice possibile.
Il traduttore, in particolare, deve tenere in massimo conto la necessità di mantenere integro il significato di un concetto, nel passaggio da una lingua all'altra. Si sa che "tradurre è un po' tradire", ed è tutto nella natura sottile di quel un po' che si installa la capacità professionale del traduttore Tecnico e questa volta lo scrivo con la T maiuscola non a caso, perchè trattasi di una specializzazione professionale specifica nell'ambito della professione del traduttore.
Marco, che si occupa anche di Web Design e di Information Architecture, di tanto in tanto, quando avrà voglia e tempo, ci aprirà una finestra sulle tematiche di cui si occupa.
Benvenuto in Open Blog!
Marco Cevoli Leggi questo articolo...
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Il mestiere del TW
sabato 3 marzo 2012
Tre anni di blog... qualche numero e molto stupore!
Tre anni di blog. Come procede questo gioco?
Oltre ogni più rosea iniziale previsone.
Ecco l'andamento mensile delle visite, dal 15 Febbraio 2009 ad oggi:
Poco più di 52.000 visite, tra "new" e "returning", con circa 40.000 "unique visitors":
Infine, il dato forse più interessante, inerente alla permanenza dei lettori, con una media generale di poco superiore ai 3 minuti e ben 8 minuti abbondanti per i lettori più affezionati:

Grazie a tutti coloro che trovano utile e interessante quello che propongo, che intervengono e commentano, che mi criticano, che mi linkano dai loro siti, che mi citano e che mi incoraggiano a continuare ad alimentare questo blog che è anche un gioco, una palestra di scrittura, un modo di confrontarsi, uno stimolo ad imparare sempre cose nuove, una "macchina magica" attraverso la quale ho conosciuto molti professionisti della scrittura, dai quali molto ho imparato e ancora imparo.
Riesco a lavorare sui contenuti per non più di 4-5 ore a settimana, quando va bene. A maggior ragione i risultati mi sembrano sorprendenti, per un blog "amatoriale" che si occupa di un argomento di nicchia, almeno in Italia, quale quello della scrittura professionale.
Questo post è per tutti i lettori che mi fanno compagnia.
Grazie di nuovo e continuiamo a divertirci!
:-)
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Oltre ogni più rosea iniziale previsone.
Ecco l'andamento mensile delle visite, dal 15 Febbraio 2009 ad oggi:
Più di 100.000 pagine visitate, con una media complessiva di 2 pagine consultate per ogni visitatore.
A questo punto, prima di tutto, GRAZIE!
Grazie a tutti coloro che trovano utile e interessante quello che propongo, che intervengono e commentano, che mi criticano, che mi linkano dai loro siti, che mi citano e che mi incoraggiano a continuare ad alimentare questo blog che è anche un gioco, una palestra di scrittura, un modo di confrontarsi, uno stimolo ad imparare sempre cose nuove, una "macchina magica" attraverso la quale ho conosciuto molti professionisti della scrittura, dai quali molto ho imparato e ancora imparo.
Riesco a lavorare sui contenuti per non più di 4-5 ore a settimana, quando va bene. A maggior ragione i risultati mi sembrano sorprendenti, per un blog "amatoriale" che si occupa di un argomento di nicchia, almeno in Italia, quale quello della scrittura professionale.
Questo post è per tutti i lettori che mi fanno compagnia.
Grazie di nuovo e continuiamo a divertirci!
:-)
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